...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

13 ottobre 2011

La prima tecno-star

A quasi una settimana dalla morte di Steve Jobs, vorrei fare una piccola riflessione sul clamore che questa notizia a suscitato, sia in rete ma sopratutto fuori,
E' vero che su internet in questi giorni non si è quasi parlato d'altro, non solo su siti che fanno informazione tecnica, come il Disinformatico o Punto Informatico, ma anche su siti di cinema o addirittura su blog di teologia.  Ma il clamore mediatico maggiore si è avuto fuori della rete, sia nei media che riportato da persone comuni. Le televisioni hanno mandato in onda programmi speciali per parlarne, i giornali hanno dedicato inserti speciali alla sua figura (oggi il Corriere della Sera dava un libro dedicato a Jobs), le persone per strada parlavano della sua scomparsa come di quella di una persona molto conosciuta ed anche apprezzata. Non mi sto riferendo ai fans della mela che sono andati a portare candele virtuali (sugli schermi di iPhone ed iPad davanti agli Apple Store), che dimostrano che anche un innovatore tecnologico può avere degli ammiratori sfegatati, ma di persone comuni, che ne hanno avuto una di lui una visione come possono avere quella di un famoso attore o di una rock-star.
E' proprio questo che mi ha colpito: la morte di Steve Jobs è stata vista dalla gente e trattata dai media come quella di un popolare divo dello spettacolo, di una famosa star musicale, o anche come quella di un politico di primo piano nello scacchiere mondiale.
Scrive Luca Annunziata su Punto informatico :

"La figura di Jobs travalica il mondo dell'ICT dove ha mosso i suoi primi passi e dove si è consacrato come tra i migliori CEO della storia. Il fatto stesso che per commentare la sua morte si spenda il presidente degli USA, Barack Obama, che colleghi e avversari dell'elettronica di consumo decidano di dedicargli un pensiero, che artisti di ogni campo abbiano un ricordo e una frase da consegnare al fiume di citazioni che invade il Web e il mondo dei giornali, che Google piazzi sulla sua homepage un ricordo a quello che Brin e Page hanno sempre ritenuto un mentore, è il segno tangibile che il suo operato è stato qualcosa di più di quello di un semplice contabile o di uno spregiudicato uomo d'affari. È stato anche quello: un abile calcolatore e un potente capitalista, ma è stato in grado di essere anche di più.
Difficile incontrare qualcuno nel mondo che non sappia chi è Steve Jobs: altri suoi colleghi, pur anch'essi creatori di realtà altrettanto se non più grandi, non godranno della stessa fortuna. Steve Jobs è stato una rock star e anche un tecnico rispettato, un personaggio che si è fatto notare per il suo carisma e le sue opere, pur non avendo mai affermato di essere il migliore sulla piazza
"

Jobs è stato un uomo capace di avere dei fans, come una rock star od un attore famoso, anche se per motivi differenti, ma anche uno dei maggiori visionari della storia dell'informatica. E forse è proprio questo il segreto della sua popolarità: di fronte ad un fenomeno che i più accettano di buon grado ma che stentano a capire nel merito (la diffusione dell'informatizzazione e dell'elettronica che ci pervade la vita a tutti i livelli) il riferirsi ad una figura carismatica, cui dare il merito della cosa serve a metterci l'animo in pace e a farci tollerare meglio quello che non riusciamo a comprendere fino in fondo. E Jobs, per molti, era un guru, una specie di santone che tirava fuori dal suo cilindro magico degli apparecchi mirabolanti, dimenticando od ignorando tutto il lavoro di ricerca, sviluppo e marketing che c'era alle spalle di queste tecnologie.
In pratica Jobs è stato la prima tecno-star dell'era di Internet. Un nuovo tipo di celebrità, che si basa si sulla capacità di comunicazione ma anche su quanto di nuovo e di utile riesce a proporre. Ha portato all'attenzione di tutti la tecnologia come mai prima, imponendola anche come moda, fornendo ai sogni di novità una sostanza. Forse non ha inventato niente di nuovo, ma ha saputo proporre n uso ottimo per quello che si era sviluppato, facendo scuola per i concorrenti. Non era tutto merito suo, ma una persona capace si vede anche da chi riesce a scegliere come collaboratori. E di certo è stato fonte di ispirazione per molti: amici, conoscenti, concorrenti, ...
E' morta una tecno-star. Ce ne saranno altre?

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