...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

31 marzo 2012

Fare deserto

Di questi tempi non ho un minuto libero: nel tempo lasciato libero del lavoro, ci sono i figli da accompagnare a sport, a catechismo od ai loro impegni (e menomale che non sono molti), le riunioni delle organizzazioni, le celebrazioni della quaresima, vie crucis e scuola della parola (a cui però ho smesso di andare), le occasioni di formazione personale, e via così.... E pensare, dato che siamo in tempo quaresimale, che ho lasciato da parte le attività più distrattive, come la TV o la chiacchierate su internet!
Invece per tutti sarebbe necessario fare deserto dentro di noi: non annullare tutto e renderci aridi, ma svuotarci di quanto abbiamo dentro, metterlo da parte (magari facendo una bella scelta di cosa tenere e cosa no) e andare alle cose fondamentali. Anche io sento forte la necessità di fermarmi a riflettere su quanto c'è di fondamentale, inspirato probabilmente dalla quaresima: prendiamo a pretesto questo momento particolare dell'anno per riuscire fare chiarezza interiore. E per farlo l'unica strada è la pulizia: eliminiamo tutte le distrazioni e quello che non serve, diamo una spolverata alle idee e fermiamoci a riflettere. Se è vero che tempo ne abbiamo poco vediamo di usarlo bene, forse possiamo rinunciare a qualche impegno inutile per fare queste riflessioni. Forse ci divertiremo meno, ma sarà sicuramente più utile.


26 marzo 2012

Cervello da gallina

In questi giorni si leggono di consigli e prese di posizione sulla scuola a dozzine. Dalla proposta di vietare la Divina Commedia di Dante, accusata di essere razzista ed omofoba, all'oncologo Umberto Veronesi, che sostiene il fatto che gli animali sono uguali a noi, più volte ha ripetuto che “i primati sono nostri fratelli e sorelle. (…) Il 99 per cento del nostro Dna è esattamente identico a quello dello scimpanzé, e noi siamo uguali a lui per le nostre funzioni di ogni tipo” (ma vorrei vedere uno scimpanzé comporre un'opera di Shakespeare).
Ma il top, come ben commenta il sito di Civiltà Cattolica, lo ha raggiunto su Repubblica il giornalista Carlo Petrini che, partendo dalle norme emanate dall'Unione Europea che definiscono gli animali “esseri senzienti e non più meri prodotti agricoli”, e dalle procedure di infrazioni aperte contro i paesi che utilizzano metodi di allevamento non consoni, si spinge a dire che "dobbiamo loro una vita senza maltrattamenti, dolore e paure, lasciandoli liberi, per quanto possibile, di esprimere i loro comportamenti naturali. Questo è ciò che si definisce ‘benessere animale’ e riguarda l’esistenza degli animali, ma va anche detto che è legato in maniera indissolubile a tutti gli aspetti del cibo: dalla salute alla sostenibilità ambientale, dalla giustizia sociale alla sicurezza alimentare”, e quindi "Il dialogo, l’informazione e l’educazione al benessere animale sono uno strumento molto potente e la sensibilizzazione dovrebbe iniziare con i bambini, nelle scuole”. In pratica a scuola si dovrebbe insegnare ad amare gli animali e a desiderare il loro benessere, pensando più a loro che alle persone. Va a finire che se un insegnante dirà ad uno studente "hai un cervello di gallina!" verrà redarguito non perché offende il ragazzo, ma la gallina...
Una considerazione sorge spontanea: non è che questi vogliono evitare di far dare del "cervello di gallina" alle persone perché non fanno altro che sentirselo dire di loro?

18 marzo 2012

Momenti di rifiuto

L'altra sera, dopo cena, sono andato alla scuola della parola organizzata dal vicariato durante la quaresima, nata dalla volontà della Pastorale Giovanile di fare un percorso spirituale di avvicinamento alla Pasqua. Invece di un incontro classico, la serata si è svolta con differente andamento: dopo un inizio con canti e preghiere un religioso ha letto un brano del Vangelo e ne ha fatto un breve commento, anche abbastanza slegato dal brano in se ma improntato sull'argomento della serata, quindi c'è stata una pausa di riflessione e quindi la divisione dei presenti (eravamo abbastanza persone) in gruppi per parlare di alcune domande sull'argomento preparate dagli organizzatori. A questo punto ho fatto una cosa che penso di non avere mai fatto in incontri di questo tipo: ho avuto una reazione forte di rifiuto a quanto si stava facendo, mi sono alzato e sono tornato a casa.
La cosa ancora adesso mi meraviglia. Di solito non ho questo tipo di reazioni. Che sia un sintomo che sto invecchiando? In effetti, ho sempre considerato che nelle cose, anche in quelle che non piacciono, c'è sempre da imparare, e tendo sempre a sopportare anche quelle noiose per vedere cosa riescono a darmi. Riflettendoci sopra, ho capito che a darmi questa reazione, acuita forse anche alla stanchezza fisica (nel pomeriggio avevo aiutato un amico con il trasloco), è stato il senso di delusione per quanto stavo ascoltando. Io ero andato all'incontro per parlare ed apprendere riguardo alla parola di Dio, invece mi sono trovato in mezzo a tante parole umane staccate da quella. Mi sto rendendo conto che dentro ho bisogno sempre di più di semplificare e di andare alla radice delle cose, di ripartire spiritualmente dalle basi: e cosa c'è di più basilare della parola di Dio per un cristiano? Il cercare quella parola e trovarmene di fronte tante altre mi ha spiazzato completamente, facendomi allontanare da quello che avevo davanti.
In fondo penso che per tutti (o per lo meno per chi vuole avere una vita spirituale approfondita) venga un momento in cui si debba andare a rivedere le basi fondamentali per rafforzare o rivedere la propria fede. La quaresima per un cristiano è il tempo ideale per questo: la preparazione alla Pasqua, culmine dell'esperienza terrena del Cristo, è proprio il momento per guardarsi dentro e darsi una bella ripulita interiore. Non vi pare?

11 marzo 2012

Cinque anni fa, Suor Ilaria

E' arrivato l'anniversario del giorno in cui, cinque anni fa, moriva Suor Ilaria.
Di lei ho già parlato in occasione dell'anniversario della morte due anni fa e lo scorso anno.
Per ricordare questo anniversario l'associazione "noI per L'AfRIcA e il mondo", la quale porta avanti l'opera che Suor Ilaria ha iniziato, quest'anno ha preparato due iniziative: un concerto tenuta da gruppi di musica e canori della zona, il cui ricavato sarà destinati per la costruzione di una cucina in un istituto che ospita donne con disturbi mentali a Kannur, in India, e un incontro-conferenza "Ero forestiero e mi avete ospitato", con gli interventi di:
- Suor Albertina Maria Pauletti - Progetto Mujeres - Donne Migranti in Costa Rica
- Dott.ssa Grazia Macchieraldo - Progetto Con Cura - Milano
- Suor Clemance Bitassa - con una testimonianza su Suor Ilaria 
sul tema dei migranti, in special modo delle donne migranti.
Voglio però proporre un pensiero di Suor Ilaria, che quest'anno è stato scelto per ricordarla:
"Signore, inizio questa nuova giornata offrendo tutto a te, col tuo aiuto, di credere nella tua Presenza accanto a me, chiedendoti di aprire la mia intelligenza alla comprensione di quello che studierò, fidandomi che in queste pagine dell'uomo trovo il tuo volto sofferente senza una ragione, se non un misterioso progetto di infinito amore del Padre."