...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

20 ottobre 2011

Uomini sin dall'inizio

Nel clamore mediatico di questi giorni, tra politica e scontri di piazza, è passata quasi inosservata una notizia a mio avviso importantissima: la Corte  di Giustizia della UE ha decretato che in Europa non è possibile brevettare farmaci ricavati da cellule staminali tramite la distruzione di embrioni umani. L'importanza fondamentale di questa sentenza, che non è apparentemente innovativa, dal momento che già esisteva una direttiva che vieta la possibilità di sfruttare le procedure e i medicinali ricavati dalla distruzione di embrioni umani e che consente l’uso di cellule umane solo quando le cellule uovo non siano state fecondate, è data dal fatto che è riconosciuto come embrione l'ovulo dalla sua fecondazione, anche quando non è direttamente fecondato ma ci venga impiantato dentro il nucleo di un'altra cellula umana. La corte afferma infatti che: "Sin dalla fase della sua fecondazione qualsiasi ovulo umano deve essere considerato come un embrione umano, dal momento che la fecondazione è tale da dare avvio al processo di sviluppo di un essere umano".
In pratica si stabilisce il principio che sin dal momento della fecondazione quello che risulta è un essere umano a tutti gli effetti. Quindi la vita umana e la dignità della persona partano sin dal suo concepimento. Questo principio, che sembra ovvio ma a molti sfugge, dovrebbe fare riflettere su molte leggi che abbiamo da noi. Se un essere umano è tale dal concepimento, è lecito allora che sia possibile abortire? Secondo me no, perché ciò implica la condanna a morte di un essere umano che non può nemmeno difendersi. Anche le critiche alla legge sulla fecondazione assistita, come quelle al divieto di produrre embrioni in sovrannumero rispetto alla necessita, di congelarli e di poter eliminare quelli non usati, decadono completamente, dato che la sentenza sposa in pieno uno dei principi ispiratori della legge, che è quello che anche l'embrione sia parte in causa da tutelare in quanto essere umano.
La cosa che stupisce è che la vicenda è nata dall'opposizione al brevetto di un farmaco in Germania da parte dell'associazione Greenpeace tedesca. E pensare che da noi i movimenti ecologisti spesso spingono verso ideologie opposte...

13 ottobre 2011

La prima tecno-star

A quasi una settimana dalla morte di Steve Jobs, vorrei fare una piccola riflessione sul clamore che questa notizia a suscitato, sia in rete ma sopratutto fuori,
E' vero che su internet in questi giorni non si è quasi parlato d'altro, non solo su siti che fanno informazione tecnica, come il Disinformatico o Punto Informatico, ma anche su siti di cinema o addirittura su blog di teologia.  Ma il clamore mediatico maggiore si è avuto fuori della rete, sia nei media che riportato da persone comuni. Le televisioni hanno mandato in onda programmi speciali per parlarne, i giornali hanno dedicato inserti speciali alla sua figura (oggi il Corriere della Sera dava un libro dedicato a Jobs), le persone per strada parlavano della sua scomparsa come di quella di una persona molto conosciuta ed anche apprezzata. Non mi sto riferendo ai fans della mela che sono andati a portare candele virtuali (sugli schermi di iPhone ed iPad davanti agli Apple Store), che dimostrano che anche un innovatore tecnologico può avere degli ammiratori sfegatati, ma di persone comuni, che ne hanno avuto una di lui una visione come possono avere quella di un famoso attore o di una rock-star.
E' proprio questo che mi ha colpito: la morte di Steve Jobs è stata vista dalla gente e trattata dai media come quella di un popolare divo dello spettacolo, di una famosa star musicale, o anche come quella di un politico di primo piano nello scacchiere mondiale.
Scrive Luca Annunziata su Punto informatico :

"La figura di Jobs travalica il mondo dell'ICT dove ha mosso i suoi primi passi e dove si è consacrato come tra i migliori CEO della storia. Il fatto stesso che per commentare la sua morte si spenda il presidente degli USA, Barack Obama, che colleghi e avversari dell'elettronica di consumo decidano di dedicargli un pensiero, che artisti di ogni campo abbiano un ricordo e una frase da consegnare al fiume di citazioni che invade il Web e il mondo dei giornali, che Google piazzi sulla sua homepage un ricordo a quello che Brin e Page hanno sempre ritenuto un mentore, è il segno tangibile che il suo operato è stato qualcosa di più di quello di un semplice contabile o di uno spregiudicato uomo d'affari. È stato anche quello: un abile calcolatore e un potente capitalista, ma è stato in grado di essere anche di più.
Difficile incontrare qualcuno nel mondo che non sappia chi è Steve Jobs: altri suoi colleghi, pur anch'essi creatori di realtà altrettanto se non più grandi, non godranno della stessa fortuna. Steve Jobs è stato una rock star e anche un tecnico rispettato, un personaggio che si è fatto notare per il suo carisma e le sue opere, pur non avendo mai affermato di essere il migliore sulla piazza
"

Jobs è stato un uomo capace di avere dei fans, come una rock star od un attore famoso, anche se per motivi differenti, ma anche uno dei maggiori visionari della storia dell'informatica. E forse è proprio questo il segreto della sua popolarità: di fronte ad un fenomeno che i più accettano di buon grado ma che stentano a capire nel merito (la diffusione dell'informatizzazione e dell'elettronica che ci pervade la vita a tutti i livelli) il riferirsi ad una figura carismatica, cui dare il merito della cosa serve a metterci l'animo in pace e a farci tollerare meglio quello che non riusciamo a comprendere fino in fondo. E Jobs, per molti, era un guru, una specie di santone che tirava fuori dal suo cilindro magico degli apparecchi mirabolanti, dimenticando od ignorando tutto il lavoro di ricerca, sviluppo e marketing che c'era alle spalle di queste tecnologie.
In pratica Jobs è stato la prima tecno-star dell'era di Internet. Un nuovo tipo di celebrità, che si basa si sulla capacità di comunicazione ma anche su quanto di nuovo e di utile riesce a proporre. Ha portato all'attenzione di tutti la tecnologia come mai prima, imponendola anche come moda, fornendo ai sogni di novità una sostanza. Forse non ha inventato niente di nuovo, ma ha saputo proporre n uso ottimo per quello che si era sviluppato, facendo scuola per i concorrenti. Non era tutto merito suo, ma una persona capace si vede anche da chi riesce a scegliere come collaboratori. E di certo è stato fonte di ispirazione per molti: amici, conoscenti, concorrenti, ...
E' morta una tecno-star. Ce ne saranno altre?

3 ottobre 2011

Premi quasi... igNobel

Non so se conoscete il premio IgNobel: è un premio, nato come parodia del premio Nobel, che ogni anno viene assegnato a delle ricerche scientifiche (realmente eseguite) che hanno scarso interesse pratico (e che sembrano anche un po' ridicole). Il premio, oltre a voler mettere in evidenza l'assurdità di alcune ricerche, ha anche la finalità di attirare l'attenzione delle persone sulla scienza. Assegnati dal 1991 dall'associazione "Improbable Research", , il premio negli anni è andato a ricerche fondamentali, ad es. quella in cui si dimostra che i buchi neri hanno tutti i requisiti tecnici per essere la sede dell'inferno, quello in cui si mette in correlazione il ciclo ovulativo delle ballerine di lap dance e le mance che ricevono, quella che dimostra che le patatine fritte sono più buone perché scrocchiano, quella che dimostra che sul ghiaccio si cade meno se si indossano i calzini sopra gli scarponi e via così... La lista di tutti i premi sinora assegnati è quì.
Ed anche quest'anno sono stati assegnati i premi per le diverse categorie. Ecco quì di seguito i vincitori:

  • Biologia: Daryll Gwynne e David Rentz per aver scoperto che alcuni tipi di scarafaggi scambiano un tipo di bottiglia di birra australiana con le femmine, tentando di accoppiarsi: saranno scarafaggi ubriachi?
  • Chimica: Makoto Imai, Naoki Urushihata, Hideki Tanemura, Yukinobu Tajima, Hideaki Goto, Koichiro Mizoguchi e Junichi Murakami per aver determinato la densità ideale del wasabi (la radice giapponese piccantissima) vaporizzato per svegliare la gente in caso di incendio o altro pericolo, applicando questa scoperta per la creazione di un allarme (al wasabi) per svegliare le persone in caso di pericolo: ti sveglia ma ti fa pizzicare dappertutto.
  • Fisica: Philippe Perrin, Cyril Perrot, Dominique Deviterne, Bruno Ragaru ed Herman Kingma per aver provato a determinare perché i lanciatori di disco hanno le vertigini, mentre i lanciatori di martello non ne soffrono per niente: in pratica perché girano più lentamente (strano).
  • Fisiologia: Anna Wilkinson, Natalie Sebanz, Isabella Mandl e Ludwig Huber per i loro studi sulla mancanza di prove di sbadigli contagiosi tra le tartarughe a zampe rosse della specie Geochelone carbonaria: le tartarughe non sbadiglieranno per contagio, ma di sicuro lo faranno leggendo questa ricerca.
  • Letteratura: John Perry della Stanford University per la sua teoria della "procrastinazione strutturata", che afferma: Per essere una persona di grande successo, bisogna lavorare sempre su qualcosa d'importante, usando ciò come pretesto per evitare di fare qualcosa di ancor più importante. In pratica hai successo perchè sei uno scansafatiche...
  • Matematica: ad ex-equo a diverse persone che avevao previsto la data della fine del mondo: Dorothy Martin (data della fine del mondo prevista: 1954), Pat Robertson (data della fine del mondo prevista: 1982), Elizabeth Clare Prophet (data della fine del mondo prevista: 1990), Lee Jang Rim (data della fine del mondo prevista: 1992), Credonia Mwerinde (data della fine del mondo prevista: 1999) ed Harold Camping (data della fine del mondo prevista: il 6 settembre 1994 e successivamente il 21 ottobre 2011) per aver insegnato al mondo a stare attenti quando si effettuano ipotesi e calcoli di tipo matematico. Il mondo non è finito, e purtroppo non è finita nemmeno la loro credibilità presso molte persone...
  • Medicina: Mirjam Tuk, Debra Trampe e Luk Warlop, unitamente a Matthew Lewis, Peter Snyder, Robert Feldman, Robert Pietrzak, David Darby e Paul Maruff, per aver dimostrato che la gente effettua le decisioni migliori su alcune cose (ma anche le peggiori su altre) quando hanno un bisogno urgente di urinare. Se dovete decidere cose importanti, chiudete a chiave il gabinetto...
  • Pace: Arturas Zuokas, sindaco di Vilnius, per aver dimostrato che il problema delle auto lussuose illecitamente parcheggiate può essere risolto passandoci sopra con un mezzo blindato. E pensare che quì da noi c'è chi si lamenta delle multe...
  • Psicologia: Karl Halvor Teigen, dell'Università di Oslo, per aver provato a capire perché, nella vita di tutti i giorni, la gente sospira. Forse perchè pensa che c'è gente che viene pagate per queste cose? Ahaaaa....
  • Pubblica sicurezza: John Senders, dell'Università di Toronto, per aver condotto una serie di esperimenti di sicurezza, nei quali una persona guidava un automobile su un'autostrada mentre una visiera gli occultava ripetutamente la vista davanti al suo volto. Fortunatamente quel giorno non ero in viaggio...

In pratica ricerche fondamentali, che sarebbero sfuggite alla maggior parte della gente, distratta da altre più futili notizie.... O no?