...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

28 maggio 2011

Estraniamento

Non so se capita anche a voi, ma vedere nei telefilm americani (NCIS L.A., ieri sera) le puntate natalizie di questi tempi, con questi caldi, mi danno un senso di estraniamento...

23 maggio 2011

Religione e superstizione

Qualche giorno fa, commentavo su un sito di notizie relative ad internet e tecnologia, cui sono storicamente molto legato poiché un tempo vi collaboravo, la notizia relativa alle convinzioni di Stephen Hawking sull'aldilà. Oltre ai soliti personaggi che chiacchierano solo per dare contro agli altri o parlano per preconcetti senza voler intavolare una discussione, mi sono trovato a interagire con alcune persone interessanti, non credenti, con cui ho portato avanti il discorso, confrontandosi e cercando di capire ciascuno quello che pensava l'altro.
Con uno di questi è venuta fuori una domanda interessante: che differenza passa tra religione e superstizione? In effetti, per un credente la risposta dovrebbe essere semplice, anche se in realtà può non esserlo molto, mentre per chi non crede può vedere la religione, se osservata superficialmente, una forma anch'essa di superstizione (magari, come diceva Hawking, in maniera a mio avviso non corretta nell'intervista sopra ricordata, per superare la paura della morte).
Pensandoci sopra si può affermare principalmente che la religione sia credere in qualcosa che va oltre ciò che possa essere esaminato e provato scientificamente, mentre la superstizione sia credere a qualcosa che possa essere verificato sperimentalmente e che sia stato provato non corretto.
Faccio un esempio: religione è credere ad un Dio creatore dell'universo, cosa non provabile scientificamente poichè la scienza non riesce ad ipotizzare quello che esisteva prima del big bang, e probabilmente non riuscirà a conoscere nemmeno quello che esiste esternamente al nostro universo (se esiste qualcosa oltre questo universo). Superstizione è credere (e qui mi sa che mi faccio dei nemici ;) ) agli oroscopi, che statisticamente si sono dimostrati inesatti, oppure ai tarocchi (che so leggere), i quali è stato dimostrato che non danno risultati superiori a quelli dovuti al caso nella predizione del futuro, oppure hanno dei risultati apparentemente ottimi ma in realtà dovuti all'analisi psicologica della persona che li interroga da parte del consultante.
Mi rendo conto però che la superstizione non si ferma certo a quanto ho espresso prima. Sicuramente ci sono alcune forme di devozione religiosa che hanno una componente superstiziosa, od al limite scaramantica. Penso alle persone che non si mettono a fare nessuna cosa se precedentemente non pregano che quanto stanno per fare vada bene, od a certe processioni con rituali che implicano dolore fisico, ma per adesso mi fermo qui, poiché il discorso sarebbe troppo lungo.
Un altro aspetto del discorso che voglio mettere in evidenza è invece il fatto che molti abbinano religione e superstizione, senza accorgersi che le cose sono in contraddizione tra di loro. Come si fa, ad esempio, ad essere cristiani e contemporaneamente a credere agli oroscopi? Chi lo fa non si rende conto che le due credenze sono antitetiche tra di loro, e quindi non compatibili. Mi sembra che chi scade in comportamenti del genere non abbia una fede realmente viva, ma che sia in cerca di un qualcosa che giustifichi quello che gli sta succedendo, al di la delle sue responsabilità. Ancora peggio chi abbandona una religione per darsi a credenze sostanzialmente superstiziose (cosa differente da diventare atei od agnostici): se da una parte non è provabile che quello che crede per fede sia corretto, dal'altra quello che va a credere è già stato dimostrato falso, e quindi le sue credenze sono solamente illusorie.
Mi fermo qui con queste mie riflessioni, ma se interessano le approfondirò. Fatemi sapere cosa ne pensate.

22 maggio 2011

Podcast che passione: Pipino il bravo

Tra le trasmissioni radio non ci sono solo quelle che vanno avanti per una o più stagioni intere, ci sono anche quelle che sono pensate per durare un numero limitato di puntate. Trattando un argomento specifico e limitato, spesso queste trasmissioni risultano molto interessanti. Una di queste, il cui argomento è la storia, è "Pipino il bravo". Trasmessa dalla Radio Svizzera Italiana (e quindi non captabile all'apparecchio, ma godibile via internet o appunto in podcast), la trasmissione è condotta da una professoressa di storia e storica, Anna Canonica, che con verve e spirito introduce gli ascoltatori ai fatti storici senza annoiare, ma con l'abilità di tenere vivo l'interesse, probabilmente derivata dall'esperienza di interessare i suoi studenti.
La trasmissione, che ha come slogan "la storia come non l'avete mai sentita" è interessante e mai noiosa. Arrivata alla terza serie, dopo la prima dedicata a personaggi storici e la seconda ai popoli che sono scomparsi, dedica questo ciclo alle città che hanno fatto la storia. Consigliato a tutti coloro che sono appassionati di storia, ed a coloro che vogliono sapere qualcosa di più sui fatti storici senza passare per una lettura classica. Ascoltatelo e fatemi sapere se vi piace.

Altri podcast che ascolto:
Aggiornamento: per chi ascolta la trasmissione in podcast sono disponibili degli approfondimenti: per ogni puntata uno degli argomenti della puntata stessa viene ampliato per una decina di minuti, tramite un podcast "Extra" scaricabile dallo stesso indirizzo dove si scaricano le puntate. Un'ottima idea per ampliare il discorso oltre quello che consentono i tempi della trasmissione radio.

10 maggio 2011

La caccia al 5xMille

Come ogni anno, si sta avvicinando la scadenza della dichiarazione dei redditi. Tra CUD, 730, Unico e altra modulistica varia tutti stiamo preparandoci per fornire i dati al fisco. Ed all'interno della dichiarazione dei redditi ci sono due scelte importanti da fare: i cosiddetti 8perMille e 5perMille.
Il primo è destinato alle varie rappresentanze religiose in Italia per fare opere sociali e caritative, mentre il secondo può essere destinato alle associazioni senza fini di lucro che ne facciano richiesta. Un differenza importante è che se non si decide a chi destinarlo l'8perMille viene suddiviso in base alle scelte complessive di chi fa la dichiarazione dei redditi, mentre il 5perMille se non si decide a chi destinarlo non viene erogato e rimane allo stato.
A ricordare che questa scadenza si avvicina ci pensano le associazioni che vogliono ricevere i contributi del 5perMille: cominciano a bombardarci con spot, annunci, lettere e altre forme di pubblicità, in aumento man mano che ci si avvicina alle date ultime di presentazione delle varie denunce. Ci sono moltissime associazioni che si mettono "a caccia" di questi contributi. Ormai quasi tutti i giorni mi arriva qualche lettera che mi chiede di destinare a loro la mia quota, da parte di tutti i tipi di associazioni, caritative, sportive, culturali, ecc. ecc. Anche sui quotidiani si leggono annunci (ovviamente a pagamento) con questi inviti, e spuntano manifesti, spot radio e persino in TV. Mi rendo conto che per molte associazioni queste donazioni costituiscono una forma d'introito spesso vitale, ma siamo sicuri che le spese effettuate per questi annunci valgono la candela? Mandare lettere, fare annunci sono operazioni con un loro costo, e questo va detratto da quanto ricevono, Se poi io faccio una donazione a qualcuno, mi aspetto che quello che do vada a buon fine, e non che sia impiegato per ricercare altre donazioni.
Per concludere, vi dico che ho scelto di destinare anche quest'annoil mio 5perMille all'associazione "noI per L'AfRIcA e il mondo", di cui ho già parlato, che porta avanti le opere di Suor Ilaria. Invito anche voi a donare questa quota all'associazione, mettendo il numero di codice fiscale 93059100508 nell'apposito spazio. State certi che andrà a buon fine.

5 maggio 2011

Ho visto cose...

Ho visto cose che voi persone intelligenti non potete neanche immaginare:
  • Atei festeggiare il Natale, la nascita di un dio;
  • Camperisti andare a giro nei posti più belli d'Europa con la parabola sul tetto per poter la sera stare chiusi nel camper a vedere le stesse trasmissioni tv che vedevano a casa;
  • Persone che inneggiavano all'aborto scambiarsi a Pasqua uova, simbolo di vita e di futura nascita;
  • Sindaci lamentarsi di non poter spenderei soldi che avevano in bilancio per il patto di stabilità e poi aumentare le tasse ai cittadini;
  • Automobilisti arrivare in parcheggi semivuoti e parcheggiare male creando problemi agli altri;
  • Persone accusare la Chiesa di fomentare la superstizione e poi leggere avidamente l'oroscopo e seguirne le indicazioni;
  • Guidatori mettere la freccia quando entrano nelle rotonde e non metterla quando ne escono;
e tutte queste cose (purtroppo) non svaniranno con me, come lacrime nella pioggia... (continua, ogni riferimento a Blade Runner non è assolutamente casuale)