...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

25 dicembre 2014

Per un Natale... nuovo

Anche quest'anno, come gli scorsi anni, voglio continuare a ricordare voi ed a me stesso qual'è il vero significato del Natale. devo dire che, con quello che mi sta succedendo in questi giorni, il Natale mi sta svelando il significato vero della nascita. E dopo il cammino dell'Avvento, arriva il momento di fermarsi un attimo e contemplare il culmine della festa, cioè la nascita tra noi di Nostro Signore.
Pertanto, anche quest'anno, su questo blog invece di disegnini a tema di babbo natale, musichette, fiocchi di neve, video natalizi ed altre amenità a tema, trovate solo un grandissimo ma sincero (dal profondo del cuore)
AUGURIO DI UN SANTO NATALE!

 Presepe vivente di Faggiano (immagine da Wikipedia)

21 dicembre 2014

Venti di Avvento 4

Ci stiamo avviando verso il S.Natale, ed in questa ultima domenica di Avvento nella liturgia mi colpisce soprattutto un tema, una parola: "rallegrati".
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». (Luca 1,26.28)
Annunciazione di Lorenzo di Credi (immagine da Wikipedia)
Già, perché dovremmo rallegrarci? In fondo abbiamo tante, troppe ragioni per lamentarci: c'è la crisi,non c'è lavoro, fa troppo caldo, c'è tanta criminalità, i politici pensano al potere e non a noi, .....  Eppure proprio in questi tempi bui c'è un annuncio per ciascuno di noi: "Rallegrati!" E' l'annuncio che Dio è con noi, non ci lascia, ma manda qualcuno per stare insieme con noi e farci passare questi momenti. E mica una persona qualsiasi, ma addirittura suo figlio!
Ed allora, invece di pensare sempre alle cose tristi, non è il caso di rialzare la testa, guardare al cielo ed essere allegri? Per risolvere i nostri problemi bisogna si darsi da fare, ma sappiamo che sta per arrivare, di nuovo come duemilaquattordici anni fa, un aiuto di quelli che ci faranno andare a mille. Sempre però che noi lo vogliamo...

14 dicembre 2014

Venti di Avvento 3

Avvicinandoci al S.Natale, siamo arrivati alla terza domenica di Avvento. Il tema che nella liturgia di questa domenica mi colpisce di più è quello della testimonianza:
"Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce." (Giovanni 1, 6-8)
Immagine da Wikipedia
Del resto, non è uno degli aspetti propri del cristiano quello di testimoniare la sua fede? Eppure, se ci pensiamo, quella di testimoniare è una delle cose che troppo spesso non facciamo, con le nostre parole e con la nostra vita. Tanti, troppi si arrendono alle consuetudini della vita di tutti i giorni, e non fanno da testimoni della loro fede verso gli altri. Forse, più che riflettere su cosa fare, dovremo cominciare a attestare la nostra fede, non tanto a parole, ma con la nostra vita. Si sa, l'esempio è contagioso...

7 dicembre 2014

Venti di Avvento 2

Dopo averci invitato a vigilare, la scrittura di oggi ci invita a prepararci:
Immagine da Wikipedia
«Come sta scritto nel profeta Isaìa: "Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"» (Marco 1, 2-3)
In realtà, mi sembra che al S.Natale non ci stiamo affatto preparando. Se ci pensate bene stiamo sempre più guardando agli aspetti esteriori, mentre svanisce il nucleo centrale della festa. In televisione si vede di tutto sul Natale, dai panettoni in  su', ma è scomparso il Signore, la sua venuta. Certo non ci possiamo aspettare che la pubblicità dei vari prodotti si incentri sul fatto religioso, ma nun tempo anche le reclami esteriormente ne tenevano conto. Invece oggi tutte le trasmissioni, tranne quelle strettamente religiose, non ne parlano.
Non c'è quindi da meravigliarsi se oggi vediamo tanta gente che non sopporta più il Natale, o che ci siano tanti film che ne mettano in risalto le parti negative: se ne eliminiamo la sostanza rimangano solo gli aspetti esteriori, e questi non possono certo soddisfarci, anzi: questo ci fa percepire un vuoto interiore, la mancanza della parte concreta di cui davvero abbiamo bisogno.
Ed allora, smettiamo di pensare a preparare l'albero, il pranzo od i regali, e invece prepariamo quello che veramente serve per il S.Natale: il nostro cuore ed il nostro animo alla venuta del Signore.

1 dicembre 2014

Com-X: Star-Top

Nella tradizione fumettistica della Disney italiana un posto d’onore occupano da sempre le parodie, Topolino, cioè Moby Dick e Lo Strano Caso Del Dr. Ratkyll e Mister Hyde., entrambe veramente ben realizzate sia come scrittura che come graficamente, e mi sono piaciute molto
cioè il racconto di opere più o meno famose realizzate in chiave fumetto con protagonisti i paperi od i topi. La qualità di queste opere è normalmente molto alta sin dagli inizi, ed ad esse hanno collaborato praticamente tutti i maestri del fumetto disneyano italiani. Tipicamente le opere ispiratrici sono dei classici della letteratura, dalla Divina Commedia ai Promessi Sposi (parodiata ben due volte, con I Promessi Paperi ed I Promessi Topi), ed i risultati sono molto godibili. Cito per esempio solo le ultime pubblicate temporalmente sul settimanale
In questo ultimo numero però viene pubblicata la prima parte della parodia di una delle più celebri saghe televisive e cinematografiche di questi ultimi decenni, Star Trek, che ha una marea di appassionati (tra cui il sottoscritto), con il titolo di Star-Top. Come è riuscita questa parodia?

30 novembre 2014

Venti di Avvento 1

Comincia oggi il tempo di Avvento, il cammino di avvicinamento al S. Natale. E per iniziare, la scrittura di oggi ci invita a vigilare:
«Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!» (Marco 13, 35-37)
Certo che oggi l'atto del vegliare non lo associamo certo all'attesa: di solito il fare tardi non è per aspettare qualcuno (anche se i genitori che hanno i figli fuori la sera non sarebbero d'accordo), ma per rallegrarsi e divertirsi. Per vegliare spesso intendiamo fare tardi, e quindi divertirsi andando a giro per locali o con gli amici.
Immagine da Openclipart
Per questo più che vegliare per molte persone bisognerebbe parlare addirittura di svegliarsi: una sveglia da una vita senza un senso vero, una sveglia da un modo di vivere solo per il divertimento o per i soldi, una sveglia dall'anestetizzazione spirituale che questo mondo ci propone. Solo così si può riuscire a essere pronti a quello che sta arrivando: per adesso questo S. Natale, e dopo... Perché quando passerà il Signore dalle nostre vite non dobbiamo essere addormentati o distratti da altro.
Quindi mi viene da gridare a tutti: SVEGLIA!

5 novembre 2014

Lucca, anche stavolta chi non ci va non ci pilucca: reportage da Lucca Comics & Games 2014 (seconda parte)

Dopo la prima parte dedicata ad una gallery con alcune foto scattate in questa edizione di Lucca Comics & Games, come di consuetudine ecco le mie impressioni riguardo ala fiera di quest’anno.
Quest’anno sono andato, con moglie e figli al seguito, di giovedì, primo giorno di fiera. Scelta rivelatasi estremamente felice, dato che quest’anno nel periodo della fiera non c’era il ponte con la festività del 1 novembre, e ho trovato quella che è stata la giornata con minor affluenza della manifestazione. Infatti, anche considerando che Lucca Comics & Games sta aumentando sempre più la sua popolarità, ed in questa edizione sono stati venduti 240.000 biglietti (e chissà quanti sono stati i visitatori totali, considerando quelli che sono venuti a vedere senza entrare nei padiglioni o per andare negli eventi gratuiti), dato il calendario l’afflusso si è concentrato pesantemente nel fine settimana, lasciando i primi giorni con un numero di visitatori non eccessivo. Questo mi ha ricordato le edizioni di molti anni fa’, prima del boom degli anni ’90, con una manifestazione molto più vivibile dell’attuale.
Devo dire che si è notato quest’anno uno sforzo dell’organizzazione nell’ottimizzare gli spazi in funzione della grande presenza di visitatori, anche in risposta ad alcune critiche mosse su questo argomento negli scorsi anni. Alcune parti sono state ampliante (come quella relativa ai fumetti e cultura giapponese), ed altre spostate (es. la parte Junior), proprio per permettere una migliore fruizione da parte di tutti, al costo solo di fare qualche metro in più di passeggiata…
Ma veniamo a parlare delle varie parti della mostra.

30 ottobre 2014

Lucca, anche stavolta chi non ci va non ci pilucca: reportage da Lucca Comics & Games 2014 (prima parte)

Ebbene si, anche quest'anno sono tornato a vedere l'annuale edizione di Lucca Comics and Games, la fiera del fumetto e dei giochi che si tiene appunto a Lucca nel fine settimana del 1 Novembre. La mia classica recensione (quì trovate quelle degli scorsi anni) la farò al più presto, per adesso ecco una prima gallery di foto che ho scattato.

26 ottobre 2014

Com-X: Adam Wild

La coprtina del primo numero (© Sergio Bonelli Editore)
Da qualche anno a questa parte la Bonelli Editore sta lanciando nuove collane (permanenti o pensate a cicli di una dozzina di episodi alla volta) con una cadenza praticamente regolare di due all'anno, con risultati alterni:si va dagli ottimi Dragonero e Lukas al deludente Orfani. Quindi, fedele a questo calendario di uscite, per la seconda metà di quest'anno ha dato alle stampe una nuova serie di stampo avventuroso: Adam Wild.
Ma come si presenta questa nuova serie e come si rapporta con l'immaginario bonelliano? Vediamolo insieme.

7 ottobre 2014

Pubblicità in cassetta: continua ad arrivare...

... ed io continuo a cercare di capire quanta me ne arriva. Infatti, come faccio già da qualche anno, anche in quest'anno ho continuato a cercare di capire quanta pubblicità ci arriva nella cassetta della posta, tra volantini di negozi locali e dépliant di supermercati e grandi magazzini, ma non solo. Oltre a questi dépliant arrivano pubblicità di ristoranti, negozi, attività artigianali, ecc... E le cassette postali sembrano sempre più piene di questi fogli, mentre di lettere vere e proprie, a parte qualche bolletta, ce ne sono sempre meno (e anche le Poste sembrano più lente a recapitarle, ma questa è un’altra faccenda).
Ho continuato a raccogliere tutti i volantini che mi sono arrivati, pesando per ogni mese tutta la carta accumulata (in seguito smaltito correttamente nel cassonetto della carta per essere riciclata, come dovrebbero fare tutti). Ecco i dati di peso di quanto accumulato in quest’anno:

3 ottobre 2014

Com-X: Orfani, il primo ciclo

La copertina del n°12 (© Sergio Bonelli editore)
Dopo un anno di pubblicazioni, si è chiuso il primo ciclo di Orfani, la serie fantascientifica della Bonelli Editore di cui avevo recensito il primo numero con qualche perplessità. La serie, dopo i dodici numeri di cui è composto il primo ciclo, si può dire che si sia assestata ed abbia raggiunto un grado di maturità tale da poter essere giudicata, complice anche il fatto che ha portato a termine un ciclo narrativo ed ha posto le basi per il successivo.
Finito questo ciclo mi sono riletto tutti gli albi, in maniera da poter dare un giudizio complessivo su questa prima parte. Ma com’è in generale questa serie? Vediamolo insieme.

28 settembre 2014

Giapponeserie: Lego di cioccolato

Sì, lo so che la giapponeseria di cui vi parlo questa volta è solo un concept fatto da un designer e non si trova (per ora) in commercio, ma l’occasione era troppo ghiotta (letteralmente!) per farmela scappare. Se doveste dire qualè il giocattolo più diffuso al mondo, quale indichereste? A rispondere il Lego, di sicuro non ci andreste molto lontano. E se doveste indicare la cosa più golosa? Ma certo, il cioccolato!
Basandosi su queste considerazioni il designer giapponese Akihiro Mizuuchi ha creato i mattoncini di cioccolato! Disponibili in quattro differenti gusti: cioccolato bianco, al latte, fondente e rosa (alla fragola), questi pezzetti sono completamente funzionali, tanto che lo stesso artista ci ha costruito una serie di robottini.
Resta da verificare la praticità di questo tipo di gioco, che forse tende a sciogliersi mentre si maneggia, e sicuramente è da fare solo in casa e non al parco o nella macchina di papa'. Probabilmente ci sarà sempre il dubbio se chi li usa riuscirà a terminare la costruzione che sta facendo oppure si mangerà prima i mattoncini che gli servono, ma certamente gli utenti non avranno il problema di rimettere a posto i pezzi avanzati alla fine del gioco...
E voi, riuscireste a completare una costruzione oppure li mangereste prima?



Altre giapponeserie viste:
 

19 settembre 2014

Premi IgNobel... anche nel 2014

Anche quest'anno, come succede ormai dal 1991, sono stati assegnati i premi IgNobel. Questo premio è nato come parodia del premio Nobel, e dalla sua fondazione viene assegnato dall'associazione "Improbable Research" a ricerche scientifiche seriamente realizzate, ma che hanno scarso interesse pratico ma un po' ridicole. Il premio ha la finalità di attirare l'attenzione delle persone sulla scienza, mettendo si in evidenza l'assurdità di alcune ricerche, ma così facendo fa riflettere su quanto la scienza sta progredendo, come recita il motto dell'associazione: "Ricerche che fanno ridere le persone e poi pensare". La lista di tutti i premi sinora assegnati la potete trovare qui, mentre se volte vedere più in dettaglio quelli degli scorsi anni li avevo già commentati in questo, questo e questo post.
Il premio quest'anno era la somma di un trilione di dollari dello Zimbabwe (circa 25 centesimi di Euro), più un vassoio con attaccate sopra piatto e posate. Quest'anno i ricercatori italiani hanno vinto il premio in ben due categorie: non c'è che dire, siamo bravi!. 
Ecco qui di seguito i vincitori dei vari premi, come sempre (data la difficoltà di metterle in ordine di importanza) le categorie dei premi sono in rigoroso ordine alfabetico:

26 agosto 2014

E la chiamano estate...


...questa estate sempre più strana:
  • un'estate dove i VuCumprà sulla spiaggia invece dei pareo vendono gli ombrelli da pioggia...
  • un'estate dove la morte di un attore (anche se un grande come Robin Williams, che mi mancherà enormemente) fa passare sotto silenzio la scomparsa di una persona, don Gelmini, che ha fatto tanto per gli altri e per i giovani in particolare...
  • un'estate senza una canzone-tormentone; un gioco-tormentone, un programma televisivo-tormentone (beh, con la programmazione che c'è ultimamente in estate questo forse non è così strano)...
  • un'estate dove sempre molta più gente invece di andare in vacanza resta a casa...
  • un'estate dove i gavettoni li fanno direttamente le nuvole...
  • un'estate dove si parla più della guerra che della pace...
...insomma davvero un'estate che ci appare sempre più strana. Ma del resto, non è così anche la vita?

14 agosto 2014

Com-X: Dragonero speciale

Lo speciale di Dragonero (©Sergio Bonelli Editore)
In questi piccoli appunti che tengo su alcuni dei fumetti che leggo non ho ancora parlato di una di quelle che maggiormente mi stanno piacendo negli ultimi tempi: Dragonero. Rimedio cogliendo l’occasione della pubblicazione del primo speciale della testata.
Nato come progetto per un one-shot dalla Sergio Bonelli Editore pubblicato nel 2007 per la serie dei Romanzi a Fumetti, che all’epoca riscosse un discreto successo, è stato sviluppato come una serie ed ha iniziato le pubblicazioni nei primi mesi del 2013. Gli ideatori Luca Enoch e Stefano Vietti hanno costruito un’ambientazione fantasy classica, che prende spunto per molti versi più che dai romanzi classici del genere dai vidogiochi e soprattutto dai giochi di ruolo alla “Dungeon & Dragon” o “Warhammer”. Non a caso è stato anche annunciato un GDR ambientato in questo universo.
La serie narra le avventure di Ian Arànill, uno scout che viaggia nell’impero di Erondàr per tracciare le mappe dei territori ed investigare sugli avvenimenti che vi accadono, insieme al suo compagno scout l’orco Gmor, a volte insieme anche con altri compagni di avventura, l’elfetta Sera, la tecnocrate (una persona che utilizza la tecnologia un po' cyberpunk presente in questo mondo) Myrva, sorella di Ian, ed il mago Alben. Ian è un Valiedàrto, cioè un “vincitore di draghi” nell’antica lingua, che acquista alcuni strani poteri proprio per aver affrontato ed ucciso un drago malvagio nel numero del 2007 della serie di romanzi a fumetti della Bonelli che da inizio alla loro vicende. Già da questa descrizione dei personaggi e degli eventi si nota quanto la serie rimandi ai GDR, con le varie razze, le varie ‘professioni’ dei personaggi ed il fatto che andando avanti aumentino di conoscenze e potenza.
Questo speciale narra un episodio del passato di Ian e Gmor, la loro prima missione per l’ingresso negli scout imperiali. In realtà l'azione si svolge subito prima dell'ammissione nel corpo degli scout, ma vi è direttamente legata. Lo speciale risulta molto curato, con una storia intrigante che si ricollega ad avvenimenti della serie e lascia aperto un possibile sviluppo successivo ed un disegno ottimo, completamente a colori. Purtroppo la carta usata per la stampa non permette una buona resa dei colori, e sarebbe stata opportuno per lo speciale un tipo di pubblicazione leggermente più di qualità, dato anche il prezzo dell'uscita.
Un ottimo acquisto, consigliato a chi piace il fantasy ma non solo, ed un ottimo punto di partenza per chi voglia conoscere la serie ed avvicinarsi ad essa. Leggetelo e scrivete le vostre impressioni.

Altri post sui Com-ics...
 

30 luglio 2014

Giapponeserie: occhiali con avviso di chiamata

Stano diventando di moda, e non solo tra i geek, i cosiddetti “wearable devices”, cioè quegli oggetti tecnologici che si portano addosso alla stregua di orologi, bracciali,... Tra i più conosciuti ci sono sicuramente i Google Glass, gli occhiali ultratecnologici proposti da Google che, in congiunzione con uno smartphone, fanno un po’ di tutto, da scattare foto ad aggiornare il proprio account di social network a guidarci con le mappe stradali.
Potevano i giapponesi non sviluppare anche loro di simile alla loro maniera? Si, avrebbero potuto, ma l’hanno fatto lo stesso. Fun’iki, un’azienda giapponese, ha presentato un nuovo tipo di smartglasses: i
Fun’iki Glasses. Anche questi occhiali si collegano al proprio smartphone, ma, a differenza dei loro più noti cugini americani, non fanno altro che lampeggiare tramite dei led quando arriva una chiamata. Questi lampeggi si possono personalizzare attraverso un'applicazione installabile sul telefono. Tra le personalizzazioni possibili troviamo la scelta di 3 colori differenti e diversi tipi di modalità di lampeggio, tra cui la Party, immagino con lampeggio stroboscopico, e quella Relax (anche se viene da chiedersi quanto mai sia rilassante vedere delle luci sulle lenti degli occhiali).
Ditemi una cosa. vi sembrano utili o solo l'ennesimo techno-gadget? E voi, li indossereste?


Altre giapponeserie viste:

26 giugno 2014

Bandiere esposte

Foto di everton137
Non so se ci avete fatto caso, ma, complici i mondiali di calcio, sono spuntate a molte finestre ed a molti balconi le bandiere dell’Italia. Messe li da tanti tifosi della nazionale per festeggiare la squadra del cuore (anche se con i risultati che ha fatto non c’è stato molto da fare festa), sono il simbolo della voglia di sentirsi uniti con la propria squadra.
Eppure è raro vedere esposta la nostra bandiera fuori dalle nostre case se non ci sono eventi sportivi importanti, come i mondiali di calcio od a volte le olimpiadi. Non si riesce mai, infatti, a vedere esposta dalle case la bandiera nelle feste nazionali, come il 2 giugno od il 25 aprile, dove invece ci sarebbe davvero motivo di mostrare il senso di appartenenza alla nostra nazione. Girando in atri stati ho spesso notato che c’è un maggior attaccamento ai simboli nazionali: bandiere esposte (alle case o su aste), facciate decorate con l’immagine della bandiera, .... 
Foto da Wikimedia
Si ha l’impressione che da tante parti sia normale dichiararsi come cittadini di quel paese, mentre qui da noi quasi ci si vergogni dell’appartenenza alla nazione, salvo in occasioni particolari legate allo sport.
Sarebbe bello che chi ha tirato fuori la bandiera per tifare continuasse a tenerla fuori anche dopo la fine dei mondiali, oppure che si ricordasse di averla in altre occasioni, magari le feste in cui si ricorda l’identità nazionale. Che ne dite?


11 giugno 2014

Com-X: 80 anni di Paperino

80 anni di Paperino (© Disney)
Ebbene si, anche i miti invecchiano, ma una figura come Paperino i suoi 80 anni non li dimostra di certo. In effetti vedere l’ultimo numero di Topolino dedicato all’anniversari fa una certa impressione, pensando a quanto sono radicati certi personaggi nel nostro immaginario. Ma se lo sono dipende molto anche dal fatto che è proprio da molto tempo che li vediamo, e che diamo per scontata la loro presenza.
La Disney, per mezzi della Panini che da qualche mese pubblica qui in Italia le loro storie, celebra l’anniversario con un numero di Topolino completamente dedicato al papero più sfortunato di Paperopoli, definito sulla copertina “da collezione”. In realtà il numero è praticamente uguale agli altri, con la qualità delle storie e dei servizi che sta’ caratterizzando la rivista dopo il passaggio alla Panini, e che purtroppo sembra essere in costante ribasso. Unica concessione all’anniversario il fatto che le storie sono unicamente su Paperino e che il papero è presente in tutte le rubriche della rivista, come se le tenesse lui. Degna di nota solo la galleria di disegni dedicatagli fatta da alcuni grandi illustratori (memorabile l'umorrismo di quella del grande Bruno Bozzetto). Per quanto riguarda le storie disegnate, invece, niente degno di nota: si va dalla storia iniziale sulla filosofia di paperino poco incisiva e dalla trama scontata (fatta da un Tito Faraci molto sottotono, e disegnata da una Ziche che a me non è mai sembrata una grande disegnatrice disneyana), passando per una storia a bivi (che gradsisco poco, adatte soprattutto ad un pubblico infantile) e finendo con la puntata della pessima storia dedicata ai mondiali di calcio (sicuramente una delle peggiori storie in assoluto degli ultimi tempi), ... Unica storia carina quella da un'idae di Paola Cortellesi, un po' diversa dalle altre.
In conclusione, non resta che augurare:
Buon Compleanno Paperino!
sperando che il futuro sia migliore di quanto presentato in questo numero celebrativo.


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30 maggio 2014

Com-X: Lukas

Lukas (immagine ©Sergio Bonelli Editore)
Anche se un po’ in ritardo voglio segnalare questa nuova serie che ha cominciato ad uscire in edicola da un paio di mesi. La Bonelli Editore ultimamente sta lanciando un paio di nuove serie all’anno, organizzate spesso in cicli narrativi già predefiniti (di solito in gruppi di 12 episodi, così da poter sospendere le pubblicazioni se le vendite non sono buone senza lasciare buchi narrativi). Dopo la (purtroppo) sempre più deludente serie di Orfani adesso arriva “Lukas”, che ripropone un cavallo di battaglia della Bonelli, la serie horror, che con Dylan Dog (ma non solo) è stata una delle colonne portanti di questa casa editrice sin dagli anni ‘80, questa volta ibridata in una ambientazione urbana-dark che le giova parecchio.
Ideata da Michele Medda (uno degli autori di Nathan Never) e Michele Benevento, la serie si svolge nella città di Deathropolis (nome omen), una città segretamente controllata dai cosiddetti "ridestati", ovvero persone defunte che per una qualche misteriosa ragione sono tornate in vita, che seguendo il loro istinto si nutrono di carne umana. Il protagonista Lukas, anche lui un ridestato, è però diverso: non ricorda niente del proprio passato, ma riesce a controllare la sua fame e prova attaccamento per i vivi e senso di giustizia. Inutile dire che si scontrerà subito con con i suoi simili, che sembra lo stiano cercando, e con altre mostruose creature...
Devo dire che la serie mi intriga veramente tanto, pur non essendo un appassionato di horror: Medda fa un ottimo lavoro a caratterizzare il personaggio principale, lavorando in sottrazione sulla sua personalità e svelando molto lentamente i retroscena e gli altri personaggi della saga. Il fumetto mira più a tenere alta la suspance ed ad intrigare il lettore che all'effetto puramente spettacolare, con una maniera di raccontare che fa empatizzare con il protagonista e che tiene vivo il desiderio continuare la lettura per conoscere quello che ancora non è stato svelato.
In conclusione, un ottimo fumetto che tiene alta la tensione del lettore, consigliato anche a quelli che (come me) preferiscono i thriller all'horror puro.

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20 aprile 2014

Santa Pasqua 2014: Auguri!

Raffaello Sanzio, Trasfigurazione
Immagine da Wikipedia


Anche quest'anno voglio fare i miei migliori auguri di una 
Santa Pasqua 
a tutti i lettori del blog, e non solo a loro, ma idealmente a tutti.


Che il Signore risorga sempre nei nostri cuori e ci faccia risorgere con Lui.

18 aprile 2014

Collocazione provvisoria

Oggi è il Venerdì Santo, giorno per i fedeli cattolici tradizionalmente dedito alla preghiera ed alla riflessione. E proprio una riflessione che mi ha particolarmente colpito, fatta da Don Tonino Bello, che vi voglio proporre per avvicinarci alla Santa Pasqua.

Nel Duomo vecchio di Molfetta c'è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l'ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: “collocazione provvisoria”. La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell'opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito.
Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.  Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell'abbandono. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.  Coraggio. La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre "collocazione provvisoria". Il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce. "Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra". Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.  Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell'orario c'è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio. Coraggio, fratello che soffri. C'è anche per te una deposizione dalla croce. Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.

13 aprile 2014

Ludicomix XI: comics e games ad Empoli

Oggi sono tornato alla manifestazione Ludicomix, come già fatto un paio di anni fa.
Devo dire che la manifestazione mi ha piacevolemente sorpreso: rispetto alla scorsa volta, nonostante gli spazi espositivi non grandi, era molto affollata e più piena di espositori. In questa edizione la parte fumetti era abbastanza piccola, mentre gli aspetti prevalenti erano  games e soprattutto il cosplay, con veramente tanti appassionati che si esibivano con dei costumi molto validi. Purtroppo, causa dei problemi alla macchina fotografica (sigh) non sono riuscito a fare nessuna foto, anche se ci sarebbe stato solo l'imbarazzo della scelta con i soggetti a disposizione. Cito tra i tanti, a memoria, una strepitosa Abby di NCIS (che è una delle mie serie preferite), un Cyberman direttamente da Doctor Who che appariva reale, e una serie di personaggi fantasy favolosi. Molti stand erano proprio dedicati a loro ed ai trucchi ed accessori per prepararsi. Mi è sembrato infatti che la manifestazione stia andando sempre più verso questo settore, quasi specializzandosi. Per i giochi, citazione particolare alla Brigata Otaku, che ha organizzato un torneo di Super Mario su un SuperNintendo originale: questo si che è retrogaming!
Comunque sono riuscito a trovare un paio di arretrati per la mia collezione di fumetti a prezzi ottimi. Appuntamento senza dubbio al prossimo anno, per la dodicesima edizione di questa fiera.


30 marzo 2014

Podcast che passione: Scientificast

Questa volta voglio parlare per la prima volta di un podcast che nasce come podcast in quanto tale, cioè come contenuto da consumarsi in rete, e non come la riproposta, tal quale od ampliata, di una trasmissione radio.
Si tratta di Scientificast, un podcast che parla della scienza (un'altro dei miei grandi interessi) raccontata da chi la scienza la fa direttamente. Infatti i curatori e gli speaker del programma sono dei ricercatori, soprattuto fisici, chimici e biologi, che parlano delle loro esperienze e di quanto c'è di nuovo nel campo scientifico. Dal 2012 Scientificast è diventata anche un'associazione culturale, cui è possibile iscriversi od a cui si può fare una donazione direttamente dal sito per supportare l'attività ed il programma.
Diffuso dal 2007, il podcast ha superato da poco il traguardo delle 50 puntate (più qualche speciale), con una cadenza più o meno mensile. Nonostante si senta nelle registrazione l'estrazione amatoriale delle registrazioni, quello che salta agli orecchi nell'ascolto è sopratutto la passione che questi podcaster mettono nel parlare dei loro argomenti preferiti. Gli argomenti proposti sono trattati molto bene, spiegando ottimamente quello di cui si parla, e lasciando spesso la curiosità di saperne di più.
Insomma, un podcast (le cui puntate sono scaricabili da qui) che tiene informato sui temi scientifici ed offre degli ottimi approfondimenti. Non male per una piccola associazione.

Altri podcast che ascolto:
 

10 marzo 2014

Sette anni fa, Suor Ilaria

E' arrivato l'anniversario del giorno in cui, sette anni fa, moriva Suor Ilaria.
Di lei ho già parlato in occasione dall'anniversario della morte lo scorso anno, due, tre e quattro anni fa
Per ricordare questo anniversario l'associazione "noI per L'AfRIcA e il mondo", la quale porta avanti l'opera che Suor Ilaria ha iniziato, anche quest'anno ha preparato un Concerto di beneficenza, tenutosi presso il Teatro Era a Pontedera (Pi), un'occasione per raccogliere fondi a favore delle iniziative che l'associazione promuove nelle zone del mondo più povere. Conoscendo quello che fanno rinnovo l'invito a tutti a collaborare, magari anche solo destinando il 5 per mille della denuncia dei redditi all'associazione, come ho già spiegato in questo post.
Anche quest'anno, per ricordare il su pensiero, voglio proporre un pensiero di Suor Ilaria, che mi ha particolarmente colpito:
 
L'amore deve essere compreso come dono inspiegabile con le ragioni che trovo dentro di me. L'amore è miracolo che si rinnova quotidianamente, che non sai da dove viene e dove va.
L'amore fa nascere nel cuore la fiducia in Colui che ci ama e il desiderio di rimanere sotto il suo sguardo.
L'amore vero è nel mio cuore?

17 febbraio 2014

Giapponeserie: walkman nelle bottiglie dell'acqua

Si, lo so, ho da pochissimo commentata l'ennesima giapponeseria, ma questa notizia non potevo certo evitare di segnalarla, non fosse altro per il nome noto che coinvolge. Infatti questa volta la "Giapponesata" l'ha fatta un gigante dell'industria come la Sony, che per promuovere come adatto allo sport anche acquatico, dato che è impermeabile e funziona anche in acqua un suo lettore di MP3 della serie Walkman, il modello NWZ W270, non ha trovato di meglio che venderlo dentro una bottiglia dell'acqua, nei distributori di bibite!
Infatti in Nuova Zelanda la casa produttrice ha deciso di lanciarlo vendendolo direttamente nelle palestre e nelle piscine tramite i comuni distributori di bibite, dato che la confezione è una comune borraccia d'acqua, ovviamente piena.
Ecco di seguito il video promozionale:



Certo che comprare un apparecchio del genere a forza di monetine e senza poterlo usare subito (dato che va caricato e ci vanno inserite le canzoni dentro) non mi sembra il massimo della praticità. Di fronte a queste iniziative sorge sempre il dubbio: sarà vero oppure è solo una trovata per far parlare del prodotto? Voi che ne pensate?


Altre giapponeserie viste:

9 febbraio 2014

Giapponeserie: reggiseno dell'amore

Per coloro che sono appassionati di tecnologia, dal Giappone arriva l'ultimo ritrovato in fatto di erotismo: il reggiseno definito "dell'amore"!
Ideato dalla casa di intimo Ravijour, il reggiseno, grazie a dei sensori, è in grado di captare il ritmo cardiaco di chi lo indossa e, collegato con una app sull'onnipresente smartphone, riesce a stabilire il livello di eccitazione sessuale, e quindi fa lampeggiare il gancetto del reggiseno per poi far si che si apra da se al momento "giusto"...
La domanda che uno si pone è: ma come si farà a sganciarlo la sera o quando una si deve cambiare d'abito? O forse bisogna che chi lo indossa tutte le volte si ecciti (da sola?)?
Ecco un video esplicativo:




Comunque, anche se la cosa sembra solo una trovata pubblicitaria della marca di intimo giapponese, alcuni esemplari sono stati prodotti e testati da affezionati clienti...
Che dire: l'amore può essere davvero capito da un reggiseno? Od anche solo la voglia di stare fisicamente con qualcuno? Secondo me una cosa simile limita ancora di più il gusto di star insieme con la persona amata in certi momenti. Voi che ne pensate?


Altre giapponeserie viste:

26 gennaio 2014

Com-x: RatMan 100

Come passa il tempo: sembra ieri che leggevo su una fanzine autopubblicata (la storica Made in USA) le buffe parodie di supereroi con la faccia a muso di scimmia, che già il più riuscito di loro ha pubblicato il centesimo numero della sua rivista, e pure a cadenza bimestrale...
Ebbene si, RatMan ha raggiunto lo storico traguardo del numero 100, una tappa importante nel cammino di una rivista, specialmente tenendo conto che è bimestrale (vale il doppio come anniversario?). Partita come rivista a se stante alla fine degli anni '90, riproponendo all'inizio storie già pubblicate autonomamente per passare quasi subito a produzioni nuove, il fumetto si pone come un caso quasi unico nel panorama editoriale, riuscendo ad andare avanti con cadenza regolare nel tempo con un successo crescente e con una qualità sempre abbastanza elevata tutto per mano di un solo autore, Leonardo (Leo) Ortolani.
Di questa rivista ne ho già parlato altre volte, e devo dire che è una di quelle che ho sempre letto con piacere. Però, come è arrivato questo eroe al numero 100, e come andrà avanti? Bisogna premettere innanzi tutto una cosa: il suo autore dichiarò, all'inizio delle pubblicazioni, che la serie si sarebbe conclusa proprio col centesimo numero, che per questo assume un significato ancora più grande. Certo la rivista non è arrivata molto bene a questo traguardo: bisogna dire che l'autore ha sicuramente perso molto smalto rispetto agli esordi, forse per un carico di lavoro (tra rivista, numeri speciali, extra ed altri impegni) troppo elevato, anche se le idee che mette in campo normalmente sono sempre tante e di qualità (quello che inserisce Ortolani in un numero molti fumetti non riescono a tirarlo fuori n un anno intero di pubblicazioni). Sembra soprattutto che il fumetto abbia perso lo smalto fulminante degli inizi, l'autore si lancia spesso in saghe lunghe diversi numeri che non sono molto adatte a questo tipo di fumetto (e che forse non riescono nemmeno bene ad Ortolani come costruzione), mentre si sono rarefatte le parodie spesso brevi degli inizi, che sono sempre state la cosa migliore della rivista. Ho la netta impressione che nel tentativo di costruire una continuity congruente del personaggio si sia solo fatta confusione, facendo andare via quella sensazione di divertente follia che pervadeva il fumetto, permettendo così di spaziare tra generi ed ambientazioni le più diverse allo scopo di divertire e di prendere in giro tutti i vari miti e mode senza freno. Anche il ciclo di storie che ha portato a questo numero si colloca nel contesto di dare una spiegazione generale al mondo descritto nel fumetto, con risultati mediocri per la serie (che non vuol dire che siano mediocri in assoluto, anzi, ma quando ti abitui al meglio...).
Nota particolare alla storia del numero 100 in se stessa, che si svolge in un ambiente di metafumetto, con l'autore stesso protagonista con (o meglio sopra) i suoi personaggi, e che cerca di dare una spiegazione al perché la serie prosegue (menzione migliore al viaggio nel tempo alla prima convention da autore). Un numero da non perdere per gli appassionati, con un Ortolani quasi nella forma migliore, anche se forse per chi non ha mai letto il fumetto molti dei riferimenti non saranno capibili.

Comunque, l'augurio è di rigore: Altri 100 di Questi Numeri!

Altri post sui Com-ics...
 

21 gennaio 2014

Quasi nemici

L’altra sera ho visto per la prima volta il DVD del film “Quasi amici” (trovate qui la scheda del film sull’IMDB, qui invece una recensione critica). So che il film ha avuto successo qualche anno fa, e dovrei fare un mea culpa per non averlo guardato prima, ma il tempo per questi divertimenti è poco (e di solito dedicato a film più mirati verso i bimbi), anche se devo dire che mi è piaciuto molto. In coda alla visione mi è però venuta da fare una riflessione, stimolata forse da un brutto articolo di Wired che avevo letto un paio di giorni prima.
Il film, per chi non lo conosce, narra la storia di un tetraplegico bianco e ricco bloccato su di una sedia a rotelle e di un “badante” di colore proveniente da un ambiente degradato che insieme riescono a (ri)trovare una maniera di vita meno isolata dal guscio in cui si trovano, il tutto con un tono di commedia. Il film è simpatico, tratta argomenti seri e gravi con lievità ma senza leggerezza (e su questo versante mi ha ricordato “La vita è bella” di Benigni). Mi sono ritrovato a pensare che un film su di un argomento del genere qui in Italia avrebbe sicuramente preso un’altra direzione: invece di far percorrere ai protagonisti una strada di rinnovamento e di riapertura alla vita, si sarebbe scelto di mettere sul piatto la scelta opposta di come far terminare una vita che apparentemente non offre più niente al protagonista tetraplegico.
Se ci pensiamo bene il dibatto che ogni tanto si riaccende su questi argomenti tira fuori sempre il discorso dell’eutanasia, cioè della possibilità di far terminare la vita a chi è in condizioni gravi per malattia o handicap, invece di proporre cosa si può fare per aiutare queste persone a proseguire il proprio cammino senza dolore e con uno scopo od una prospettiva. Si preferisce dare alle persone una scelta di morte e di annullamento, piuttosto che la possibilità di ritrovare un senso ed una dignità della propria esistenza, anche se ha di fronte la prospettiva di una breve durata oppure non sembra avere alcun significato. Si scegliere di essere “quasi nemici” invece che “quasi amici” di chi è in difficoltà (specialmente se grosse), pensando così di aiutarli oppure per tacitarsi la coscienza ritenendo di avergli fatto un favore. Dovremo invece imparare da chi ha provato ad aiutare persone come queste, facendogli ritrovare un calore umano, invece de freddo abbraccio della morte in solitudine. Mi viene in mente madre Teresa di Calcutta (che potrebbe esserci di esempio in moltissimi casi), che aiutava gli ultimi ed i diseredati nelle citta dell’India, curandoli ed assistendoli anche quando erano in punto di morte. Uno di questi, prima della fine, gli chiese: “Io ho vissuto come un animale, perché adesso mi vuoi far morire da uomo?”

1 gennaio 2014

Quattro anni di blog

Inizia questo nuovo anno e con il capodanno celebro anche il quarto anniversario di questo blog.
Anche quest'anno gli impegni che ho non mi hanno consentito di fare tutti i post che volevo, anche mettendoci da parte mia il massimo sforzo, per commentare le notizie che trovo e per esprimere le mie opinioni. Ciò nonostante  le visite a queste pagine continuano ad esserci, molte da parte di lettori che si sono affezionati a quello che scrivo. Voglio quindi cogliere ancora una volta l'occasione per ringraziare tutti quelli che mi hanno letto, sia quelli che lo hanno fatto casualmente che quelli che mi seguono con regolarità
Come curiosità voglio segnalare quali sono gli articoli e le rubriche più lette:
  1. al primo posto ci sono le "Giapponeserie", quegli articoli scherzosi che scrivo sulle curiosità strambe dal Giappone. In particolare il post più letto in assoluto del blog è quello relativo al "raddrizza-naso";
  2. subito dopo troviamo i piccoli reportage che faccio quando vado alle fiere del fumetto, in particolare a Lucca Comics and Games. Sembra che le mie descrizioni, e soprattutto le foto che faccio, piacciano;
  3. poi troviamo come numero di visualizzazioni gli articoli più di riflessione su temi personali, sociali e religiosi. I più letti in assoluto sono quelli su "L'ascolto nella coppia" e "Religione e superstizione";
  4. a seguire si collocano gli articoli su quanti volantini pubblicitari ci ritroviamo nella cassetta della posta. Devo dire che avevo cominciato a misurarli quasi per scherzo, e non pensavo proprio che ci fosse molta gente interessata;
Pensavo invece che avessero più successo le mini-rubriche che tengo sulle strisce internet, sui podcast e sui fumetti. Forse le devo curare un po' di più, che ne dite?

Per finire, non resta che augurare a tutti:

BUON ANNO!

Che il 2014 sia per tutti voi il miglior anno che ci possa essere!