...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

30 novembre 2014

Venti di Avvento 1

Comincia oggi il tempo di Avvento, il cammino di avvicinamento al S. Natale. E per iniziare, la scrittura di oggi ci invita a vigilare:
«Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!» (Marco 13, 35-37)
Certo che oggi l'atto del vegliare non lo associamo certo all'attesa: di solito il fare tardi non è per aspettare qualcuno (anche se i genitori che hanno i figli fuori la sera non sarebbero d'accordo), ma per rallegrarsi e divertirsi. Per vegliare spesso intendiamo fare tardi, e quindi divertirsi andando a giro per locali o con gli amici.
Immagine da Openclipart
Per questo più che vegliare per molte persone bisognerebbe parlare addirittura di svegliarsi: una sveglia da una vita senza un senso vero, una sveglia da un modo di vivere solo per il divertimento o per i soldi, una sveglia dall'anestetizzazione spirituale che questo mondo ci propone. Solo così si può riuscire a essere pronti a quello che sta arrivando: per adesso questo S. Natale, e dopo... Perché quando passerà il Signore dalle nostre vite non dobbiamo essere addormentati o distratti da altro.
Quindi mi viene da gridare a tutti: SVEGLIA!

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