Il primo numero di Orfani (© Bonelli Editore) |
Di cosa parla la serie?
Il primo numero è diviso in due parti: come introduzione si assiste alla distruzione dell'Europa da parte di un raggio proveniente dallo spazio, e nella prima parte si vede l'inizio dell'addestramento militare di un gruppo di bambini superstiti (appunto gli orfani del titolo) per combattere gli alieni; nella seconda, ambientata anni dopo (ma ad occhio sembrano troppo pochi per quello che è accaduto nel frattempo) si assiste allo sbarco delle truppe terrestri nel pianeta degli attaccanti alieni, con lo scontro con alcuni misteriosi nemici ed il battesimo del fuoco dei soldati che un tempo erano quei bambini...
Il primo numero è diviso in due parti: come introduzione si assiste alla distruzione dell'Europa da parte di un raggio proveniente dallo spazio, e nella prima parte si vede l'inizio dell'addestramento militare di un gruppo di bambini superstiti (appunto gli orfani del titolo) per combattere gli alieni; nella seconda, ambientata anni dopo (ma ad occhio sembrano troppo pochi per quello che è accaduto nel frattempo) si assiste allo sbarco delle truppe terrestri nel pianeta degli attaccanti alieni, con lo scontro con alcuni misteriosi nemici ed il battesimo del fuoco dei soldati che un tempo erano quei bambini...
Come dite, vi sembra di aver già sentito questa storia? In effetti anche a me. Nella lettura la trama da un forte effetto di dèjà-vu, i colpi di scena non arrivano oppure sono talmente ovvi da non essere tali (es., quando appaiono nuovi i soldati si capisce subito che questi sono i bambini visti in precedenza), e le citazioni sono talmente tante da non vedere quasi idee originali. Il pensiero va subito a film come "Fanteria dello spazio" oppure "Final Fantasy", od a libri come "Il gioco di Ender", ma più si esamina il fumento e più ne vengono in mente... L'unica vera novità che si avverte è la crudezza con la quale sono trattati i bambini per addestrarli, scelta insolita nell'ambito dei fumetti, che però porta solo un turbamento che sembra fine a se stesso.
Per quanto riguarda la parte grafica, questa segna una rottura con lo stile tradizionale della Bonelli, inspirandosi pesantemente ai comics americani, specialmente quelli supereroistici, cosa che nel classico formato bonelliano non rende più di tanto. Nota a parte per l'uso del colore, qui praticamente ininfluente alla storia ed alla resa grafica. Con forse la sola eccezione degli alieni, per il resto quasi non si nota la colorazione, ed addirittura si arriva a pensare che in alcune parti, come nelle ricerche dopo la distruzione, il B/N tradizionale sarebbe stato più efficace. Anche qui ci si ispira ai comics americani, forse alla ricerca di una qualche modernità, trascurando invece tutta la lezione che proprio dalla Bonelli è venuta nella centralità del colore in una storia: basti pensare a come viene impiegato il colore, anche se tradizionale e non con effetto computerizzato, nei numeri 100 di Martin Mystere...
In sintesi, questo primo numero mi ha deluso un po'. Sicuramente da leggere, ma se la trama, che è stata annunciata che sarà sviluppata inizialmente in due cicli di 12 albi cadauno, non si staccherà di scimmiottare quanto già visto probabilmente non varrà la pena di seguirlo a lungo, dato anche il costo maggiorato rispetto agli alti albi per via del colore. Comunque, se l'avete letto, fatemi sapere cosa ne pensate.
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