Ieri sera, come tradizione per la mia parrocchia, si è svolta la Via Crucis per le strade del quartiere. Questa celebrazione non è una rappresentazione sacra come molte altre raffigurazioni della Passione di Cristo che si svolgono di questi tempi, ma una normale Via Crucis che si tiene andando in giro per il quartiere, attraverso 14 stazioni preparate dagli abitanti di vari gruppi di case, ed ad ognuna aveva il commento preparato da un parrocchiano (spesso ne ho fatto uno anch'io).
La cosa che mi colpisce ogni volta è la partecipazione delle persone. Oltre coloro che animano o seguono tutta la celebrazione, vedo sempre molta gente che, quando ci si ferma nella stazione vicina alla propria casa, si affaccia oppure scende in strada per seguire il momento di preghiera, uscendo così da quell'anestesia celebrale che ci induce la TV per prendere un attimo coscienza che c'è altro che si può fare la sera. Interessante sono le reazioni di chi ci vede dalle vetrine dei bar o dalle finestre dei ristoranti: incuriositi, senza capire bene cosa succede, vedono questo folto gruppo di persone guidate da una croce di legno e scortate da diverse fiaccole che illuminano e segnalano il gruppo che si muove od è fermo in preghiera. Spero che questa visione un po' particolare li spinga a riflettere almeno un attimo...
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