Ovviamente conoscete i Pokemon, quei mostri tascabili protagonisti di videogiochi, cartoni animati e figurine da collezione che da una dozzina d'anni stanno spopolando tra i bambini (se non li conoscete, ma dove avete vissuto negli ultimi tempi?). Ebbene, dato che anche i miei figli (i maschi) ne sono strenui sostenitori ieri mi sono visto costretto a portarli al "Pokemon camp", cioè ad un ritrovo di appassionati del videogioco e delle figurine, dove potevano scambiarsi i pokemon dei giochi e partecipare ad un torneo. Il tutto organizzato (ovviamente) dalla casa produttrice del videogioco in vari posti in giro per tutta Italia, per pubblicizzarlo e diffonderlo sempre più.
Quindi, caricata tutta la famiglia in macchina, siamo andati al centro commerciale dove si teneva la manifestazione. Moglie e figlia grande se ne sono andate a far spese per i vari negozi (dando dei duri colpi alla mia povera carta di credito), mentre io accompagnavo i maschi nell'area (piccola) riservata all'evento. Li mi sono sorbito tutta la mattinata e buona parte del pomeriggio questo camp, che in pratica era un'area attrezzata con delle persone che spiegavano il videogioco ai ragazzi, postazione della consolle Nintendo 3DS con i vari videogiochi da provare; un tavolo per realizzare disegni (ovviamente dei Pokemon) con relativo concorso; uno spazio attrezzato con un gigantesco marcatore, così da poter realizzare le foto tridimensionali in realtà aumentata con i Pokemon a grandezza di bambino e poi poterle stampare (peccato solo che la stampante sia andata subito fuori uso...); alcune consolle che distribuivano a quelle di chi partecipava dei Pokemon particolari; e cosi via.... Il tutto pieno di bimbi e ragazzi (maschi per lo più, ma anche diverse bambine) che si confrontavano i vari Pokemon posseduti, facevano scambi, sfide e via di seguito... Per loro un divertimento, mentre i genitori, seduti sulle (poche) panchine li intorno. li aspettavano annoiandosi tranquillamente.
La cosa più angosciante della giornata è però stato il fatto che i bimbi, salutando gli altri ragazzi che erano li al camp, si sono dati appuntamento al prossimo anno...
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