Leggo oggi la notizia che in Inghilterra una madre è stata condannata all'ergastolo per aver ucciso il figlio disabile per "portare a termine la sua sofferenza", come dice lei. La donna ha dichiarato che vedeva una "sofferenza costante" negli occho del figlio e di aver somministarto la dose letale di morfina "pensando solo al suo bene". Il giudice che ha condannato la donna all'ergastolo ha affermato che "un omicidio rimane un omicidio, e non importa quali siano state le motivazioni per commetterlo".
Che differenza di civiltà con l'italia: quì da noi un padre che uccide la figlia disabile, magari facendola morire di fame e di sete come nel caso della povera Eluana Englaro, lo fanno passare per un eroe...
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