Qualche giorno fa ho parlato del terzo anniversario della morte di Suor Ilaria. Per ricordarla e per continuare a portare avanti il suo messaggio è stata fatta una raccolta dei suoi scritti, dal diario personale alle poesie lettere ed e-mail inviate a familiari, amici e consorelle. Il tutto, raccolto da don Maurizio Gronchi, una delle sue guide spirituali, è stato pubblicato su di un libro, dal titolo che richiama le sue ultime parole "Accetto tutto", edito dalle edizioni OCD.
(fonte dell'immagine Edizioni ODC)
L'altra sera sono stato alla presentazione del libro, in una sala stipata sino all'inverosimile, dai familiari, agli amici, a chi l'aveva conosciuta ed amata a chi, pur non avendola conosciuta, ha apprezzato il suo messaggio. Al di la di tutti i discorsi e le analisi degli scritti, mi è piaciuto molto il fatto che i suoi scritti sono stati riportati integri e senza commenti (solo poche note del curatore), in maniera da poter vedere, ognuno per suo conto, quello che ha scritto, senza intermediazioni ed interpretazioni altrui.
Devo ammettere che mi sento un po turbato a leggere questi scritti. Si vede che sono cose molto spesso private, colloqui intimi con se stessa e con il Signore. Mi domando se avrebbe mai pensato che un giorno quello che scrive sarebbe stato letto da altri. Probabilmente no, quando si scrive per gli altri ci si limita sempre, ci si sforza di essere capibili, mentre quando si scrive per se stessi, come quando si tiene un diario, non ci si cura della forma ma solo della sostanza. Spero che da lassù apprezzi il fatto che questo ci serve per ispirarci e per continuare quello che ha cominciato, per far crescere il seme che ha gettato.
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