Dopo la prima parte
dedicata ad una gallery con alcune
foto scattate in questa edizione di Lucca Comics & Games, come di consuetudine ecco le mie impressioni riguardo alla
fiera di quest’anno, anche se un po' in ritardo (dovuto
alle troppe cose da fare, tra lavoro e famiglia).
L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata da un parziale rinnovamento della stessa per far si
che l’affluenza dei visitatori (paganti e non) fosse più uniforme nelle
varie giornate e che ci fosse una maggior distribuzione delle persone nelle
varie aree. La cosa anticipo subito che ha avuto successo, dato che (come mi
hanno detto in molti) nel fine settimana nonostante il gran numero di presenze
le cose sono scorse via molto più lisce.
Anche quest’anno sono andato, con famiglia al seguito, di giovedì, primo giorno di
fiera. Scelta rivelatasi meno felice dello scorso anno, dato che anche se ho
trovato quella che è stata la giornata con minor affluenza della manifestazione, c'era comunque
un afflusso di persone ben più copioso di quello dell'anno scorso. Nonostante
che in questa edizione sono stati venduti 220.000 biglietti, con oltre 400.000
visitatori totali (quelli che sono venuti a vedere senza entrare nei padiglioni
o per andare negli eventi gratuiti), per la prima volta dopo molti anni in
leggero calo rispetto all’anno precedente, l’effettuare una contingentazione della vendita dei biglietti, con un
massimo totale di biglietti giornaliero, ed una politica dei prezzi che li
teneva più bassi nei giorni fuori del fine settimana, ha fatto si che i visitatori
si siano distribuiti più uniformemente nei vari giorni, facendo si ce nel fine settimana la fiera
fosse più vivibile, ma aumentando le presenze nei giorni tradizionalmente meno affollati.
Devo dire che si è notato quest’anno un particolare sforzo dell’organizzazione nell’ottimizzare gli spazi in funzione della grande presenza
di visitatori, anche in risposta ad alcune critiche mosse su questo argomento
negli scorsi anni specialmente dopo il caos del fine settimana dello scorso
anno). L'evento è stato esteso praticamente a tutta la parte storica della città, occupando la
parte interna alle mura, quasi tutti i bastioni ed anche la parte di prato
esterna. Questo ha permesso una distribuzione delle persone in maniera più omogenea,
permettendo una migliore fruizione da parte di tutti i visitatori, al costo
solo di fare qualche metro in più di passeggiata…
Ma veniamo a parlare delle varie parti della mostra.
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Il gioco dell'anno |
Partiamo
come al solito dallo stand dei Games. Subito fuori delle mura, ed ampio come al
solito (e forse era questo uno di quelli da ampliare e ricollocare), grazie però all'introduzione
di una seconda entrata più vicina al passaggio tra le mura per chi arrivava da dentro la città le file per
entrare erano molto brevi. Ho notato quest’anno ancora un maggior focus sui giochi da tavolo, di
carte e sui GDR. Quasi assenti i videogame, che del resto erano presenti anche
in altre parti della mostra, come alla Japan Town per la Bandai, e questo ha
probabilmente contribuito a diminuire l'affollamento interno. I giochi in prova
erano una marea, con ancora più gente degli scorsi anni a testarli. Abbiamo provato uno di quelli che
sono stati proclamati “Gioco dell'anno”, ovvero “Colt Express”. E' un gioco che simula la rapina ad un treno nel vecchio West da parte
dei giocatori che si affrontano tra di loro per portare a casa nei turni
disponibili il maggior bottino tra quello disponibile, evitando al contempo do
farsi catturare dallo sceriffo. Personalmente non l'ho trovato entusiasmante,
anche se è intrigate il sistema della programmazione delle mosse in contemporanea
tra i vari giocatori.
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I bozzetti del gioco "Bruti" |
Per il lancio
del nuovo gioco di carte ideato in Italia, ovvero “Bruti”del fumettista Gipi, era presente una mostra dei bozzetti e dei disegni delle
carte, esposizione che da sola valeva la visita al padiglione.
Sempre più belle le miniature esposte in mostra, e soprattutto i
diorami. Altra cosa meravigliosa erano come al solito tutti gli stand pieno di
gadget, miniature, figure più o meno grandi,
modellini e via così... Solo a curiosare in tutti gli stand
ed a provare i vari giochi non sarebbe bastata una giornata!
Veniamo alla parte dei fumetti. E' continuata giustamente l'espansione dei padiglioni, in numero se non in superficie, ancora più sparsi all’interno delle mura. I più frequentati sono stati sicuramente i padiglioni “proprietarii” dedicati ad alcune tra le maggiori case editrici. Immancabile la sosta allo stand della Bonelli, uno di quelli con più coda già al mattino, ed a quello Panini-Disney, dove i bimbi hanno preso gli immancabili omaggi.
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Una parte dello stand Panini-Disney |
Per la Disney mi è sembrato che le novità proposte siano state un po' sottotono (sostanzialmente ristampe, anche se curate), come avviene ormai da qualche anno, mentre molto più attiva la parte Panini, con grosso spazio dato a Ratman. Presenti molti autori, anche se è stato quasi impossibile riuscire a farsi fare un disegno, complice la troppa folla, ed il fatto che finiti i tempi riservati gli autori se ne andavano ignorando la gente già in coda.
Nei padiglioni in cui ci sono più editori ho fatto come al solito la
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Con Sio allo stand Shockdom |
vista allo stand Shockdom, che pubblica alcune delle strisce che preferisco, ma anche a molti altri. Anche a questa casa editrice grosse code per gli autori, specialmente per Sio, probabilmente il fenomeno internet dell'anno. Ma gli stand visti sono veramente tanti, impossibili da citare tutti. In generale mi è sembrato che le proposte di quest’anno siano state qualitativamente molto buone nel complesso, segno che in questo settore si stia capendo che questo è il mezzo per poter uscire dalla crisi e rinvigorire il mercato.
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Sturmtruppen!!! |
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Emanuele Luzzati |
Collegate alla parte fumetto ci sono le mostre espositive, che si tenevano come al solito all’interno del palazzo ducale. Quest’anno le ho trovate particolarmente interessanti, specialmente quelle dedicate ad un trio di autori italiani. La prima aveva come argomento le Sturmtruppen di Bonvi, con esposte le prime cento strisce originali, oltre a molto materiale sull’autore ed approfondimenti sul periodo di realizzazione. Un’altra, veramente splendida, era dedicata ad Emanuele Luzzati e dal suo rapporto con l’ebraismo. Meravigliosi sia i disegni esposti, sia le gigantografie tridimensionali realizzate per la mostra, oltre agli approfondimenti sulla tematica. Sarà che ho per questo disegnatore un’ammirazione sconfinata, ma sarebbe valsa la pena di venire a Lucca solo per questo… Degna di nota anche l’esposizione su Tuono Pettinato, con una realizzazione scenica molto in tono con l’aspetto grafico dei disegni dell’autore. Ma anche le altre mostre espositive erano degne di nota. Per riuscire a godermele al meglio ho visitato questa parte qualche giorno prima dell’inaugurazione della fiera, dato che l’apertura delle mostre espositive si tiene un paio di settimane prima, ma ho notato che nei giorni della fiera l’affluenza anche di queste mostre era notevole.
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Ehi, è più grande all'interno! |
Una parte molto rappresentata era quella relativa al cinema.
Quest’anno era proposto in maniera massiccia tutto il battage pubblicitario di
Star Wars, in vista dell’uscita del nuovo film a dicembre. In pratica in tutta
la città si trovavano manifesti e gagliardetti pubblicitari del film, con anche
diverse location sul tema. Peccato che la coda per accedervi era
particolarmente lunga già al mattino… Altri stand interessanti erano quelli
della Warner, e poi il loggiato con tutta la presentazione dei telefilm della
Rai, con tanto di Tardis a disposizione del pubblico. Particolarmente ricca la
lista delle proiezioni effettuate nei vari giorni della fiera, con una marea di
anteprime: in pratica un mini-festival del cinema che da solo impegnerebbe per
tutti i giorni della manifestazione.
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Lupen III: l'avventura lucchese! |
Come ultimo ambiente, ma non ultimo per importanza, è
quello relativo alla cultura giapponese. Anche quest’anno lo Japan Town era
pieno di stand che vendevano oggettistica giapponese, forse più adatta ad un
mercatino ce ad una mostra come quella di Lucca. Purtroppo, come anche l’anno
scorso, lo spazio per spostarsi nei corridoi tra i banchi era estremamente
angusto, con la gente che per ammirare qualcosa era costretta ad ingombrare il
passaggio creando ingorghi. All'interno, oltre il classico ristoro che vendeva
cibarie tipiche giapponesi, tra cui gli immancabili ed ormai tradizionali per i
visitatori lucchesi spaghetti di riso precotti, c’era uno stand della bandai
che presentava vari videogiochi e prodotti di merchandising, alcuni davvero improponibili
(come gli ombretti di Sailor Moon, a prezzi esagerati).
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Uno dei Temporary Store |
Una
particolarità che ho notato quest’anno è stato il moltiplicarsi dei Temporary
Store, cioè di quei negozietti aperti solo per la durata della manifestazione che
proponevano fumetti, giochi, gadget e alte amenità. Spesso occupavano fondi di
altre attività commerciali, che evidentemente avevano ritenuto più conveniente
chiudere per una decina di giorni ed affittare a loro che tenere aperto nel
caos della fiera. Li ho visti abbastanza frequentati, segno che l’interesse dei
visitatori per questi prodotti c’era. E ritengo che la loro presenza abbia
contribuito a diminuire l’affollamento nei vari padiglioni, deviando l’afflusso
di persone in cerca di qualcosa da comprare.
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Il cosplyer più originale (per me) |
E poi si
era già fatta sera, e complice la stanchezza il resto della mostra,, tra cui tutta la parte Lucca Junior dedicata ai
più piccoli e la parte dedicata alle scienze.. Siamo solo riusciti purtroppo a
fare una rapida passata sui bastioni delle mura, dove è stato riservato spazio
per i raduni di Cosplayer e di appassionati di GDRV (giochi di ruolo dal vivo),
che sicuramente è la parte più coreografica della manifestazione. E moltissimi
sono stati i cosplayer incontrati mentre ci spostavamo nelle vie della città… Siamo tornati a casa, stanchi ma contenti (e carichi di
acquisti). Appuntamento al prossimo anno, come al solito sperando di avere più
tempo e di riuscire a vedere più cose.
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Sembra che l'abbiano scritto apposta per il mio blog... |
Alcune
riflessioni personali sula manifestazione. Leggendo in rete i numeri della
manifestazione quest’anno l’affluenza del pubblico è stata lievemente inferiore,
con 220.000 biglietti venduti, rispetto al record di 240.000 dello scorso anno,
ma l’affluenza totale è rimasta stabile, con ben 400.000 persone che in questi
quattro giorni si sono riversate in città. Si è però avuto una miglior distribuzione
nelle presenze nei quattro giorni della fiera; infatti il giovedì c’era molta più
gente dello scorso anno, mentre nel fine settimana è risultata più vivibile. A
questo risultato hanno sicuramente contribuito più fattori: in primo luogo il
fatto di contingentare i biglietti, che ha fatto si che coloro che desideravano
venire alla manifestazione hanno acquistato i biglietti in anticipo diminuendo
le code alle biglietterie (il giovedì mattina erano praticamente nulle). Anche il
caos dello scorso anno ha probabilmente contribuito a far venire le persone nei
giorni precedenti il fine settimana. Un grosso contributo a rendere gli spazi
più vivibili l’ha dato anche l’aver ampliato l’area su cui si svolgeva la
fiera: praticamente era stato sfruttato tutta la città entro la cerchia delle
mura, quasi tutte le mura (ma anche la piccola parte non compresa era invasa da
persone) ed anche una buona parte dei prati al di fuori delle mura stesse. Sicuramente
il fatto di mettere più padiglioni, che mi sembravano con una concentrazione
minore di stand all’interno, a fatto si che il caos fosse minore. Anche l’esplosione
dei Temporary Store ha fatto se che ci fosse meno caos nei padiglioni, e più gente
sparsa dentro tutta la città. Cosa si potrebbe fare per migliorare ancora le
cose? A mio avviso almeno due cose: aumentare i giorni in cui si svolge la
fiera e distribuire gli eventi in maniera più uniforme nei vari giorni. La
prima cosa è già nelle mire degli organizzatori: il prossimo anno, complice il
calendario, è già previsto che la manifestazione duri 5 giorni, ed oltre a ciò
ne è prevista una “anteprima” a primavera, dedicata al collezionismo di fumetti.
Sarebbe bene però che la fiera si sdoppiasse effettivamente in due fine
settimana consecutivi, dedicati ad argomenti differenti: uno per i fumetti ed
il cinema, uno per i giochi. Per la seconda cosa invece non sembra che si siano
fati passi avanti: anche quest’anno tutti gli appuntamenti di rilevo erano
concentrati tra sabato e domenica, solo qualcuno era stato posizionato il
venerdì. Se si vuol far distribuire le persone più uniformemente nei giorni, è
bene invece che gli incontri con i personaggi di richiamo e gli eventi più ricercati
siano messi invece nei giorni iniziali con meno visitatori, in maniera da
richiamare più persone in quei giorni meno affollati.
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Questi aveveano davvero spirito... |
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