Lukas (immagine ©Sergio Bonelli Editore) |
Anche
se un po’ in ritardo voglio segnalare questa nuova serie che ha
cominciato ad uscire in edicola da un paio di mesi. La Bonelli Editore ultimamente sta lanciando un paio di nuove serie
all’anno, organizzate spesso in cicli narrativi già predefiniti
(di solito in gruppi di 12 episodi, così da poter sospendere le
pubblicazioni se le vendite non sono buone senza lasciare buchi
narrativi). Dopo la (purtroppo) sempre più deludente serie di Orfani adesso arriva “Lukas”, che ripropone un
cavallo di battaglia della Bonelli, la serie horror, che con Dylan
Dog (ma non solo) è stata una delle colonne portanti di questa casa
editrice sin dagli anni ‘80, questa volta ibridata in una
ambientazione urbana-dark che le giova parecchio.
Ideata
da Michele Medda (uno degli autori di Nathan Never) e Michele
Benevento, la serie si svolge nella città di Deathropolis (nome
omen), una città segretamente controllata dai cosiddetti
"ridestati", ovvero persone defunte che per una qualche
misteriosa ragione sono tornate in vita, che seguendo il loro istinto
si nutrono di carne umana. Il protagonista Lukas, anche lui un
ridestato, è però diverso: non ricorda niente del proprio passato,
ma riesce a controllare la sua fame e prova attaccamento per i vivi e
senso di giustizia. Inutile dire che si scontrerà subito con con i
suoi simili, che sembra lo stiano cercando, e con altre mostruose
creature...
Devo
dire che la serie mi intriga veramente tanto, pur non essendo un
appassionato di horror: Medda fa un ottimo lavoro a caratterizzare il
personaggio principale, lavorando in sottrazione sulla sua
personalità e svelando molto lentamente i retroscena e gli altri
personaggi della saga. Il fumetto mira più a tenere alta la suspance
ed ad intrigare il lettore che all'effetto puramente spettacolare,
con una maniera di raccontare che fa empatizzare con il protagonista
e che tiene vivo il desiderio continuare la lettura per conoscere
quello che ancora non è stato svelato.
In
conclusione, un ottimo fumetto che tiene alta la tensione del
lettore, consigliato anche a quelli che (come me) preferiscono i
thriller all'horror puro.
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