...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

28 febbraio 2010

Errori di contabilità

L'altro giorno al lavoro, pausa caffè. Con un collega stavo andando alle macchinette (ma perché il caffè delle macchinette deve essere così cattivo?) quando sento uno di quelli che già sono li che fa: "Quello ne ha tre, quell'altro sei, ma come fanno?" Si stava parlando di figli, e quello che brontolava non riusciva a capire come si potessero fare più figli (ne ha uno solo nato da poco). Il problema, a suo dire, è economico. Per avere i figli bisogna mettere in preventivo ingenti spese, che non tutti possono sopportare, da una casa abbastanza grande al vitto, ai vestiti e così via. A sapere che io ho tre figli, ed il mio collega quattro, rimane quasi di stucco. Per lui la cosa è improponibile. Ci fa: "Ma se hai un figlio e lo porti dal dentista, sono tremila euro per l'apparecchio; due figli seimila, tre novemila e così via. se poi ti si guasta anche la caldaia come fai? E non ho fatto a caso l'esempio della caldaia perché la mia fa un rumore che non mi piace, ho paura che presto la dovrò cambiare."
Posso capire che a pensare ai figli sotto l'aspetto economico e di spese da sopportare uno si possa scoraggiare; una vecchia amica di famiglia mi diceva sempre che i figli costano. Però è sbagliata la prospettiva con cui si guarda la vicenda. Ad esempio, se uno ha un fondo pensione, spende soldi per metterli nel fondo regolarmente, ma non li considera costi, ma un investimento che fa per un domani. Così sono i figli: è vero che economicamente ti fanno spendere, ma non dobbiamo considerarli come se fossero un costo, perché sono un investimento per domani: il nostro, quello degli altri e di tutta l'umanità. I figli sono l'investimento migliore che si possa fare, al di la di quanto si possa spendere per loro: se ben curato il rendimento sarà esagerato... su tutti i fronti.
Ed io lo posso dire a ragion veduta, con tre che mi stanno davvero rendendo ;-)

24 febbraio 2010

Una finestra sullo spazio

Tra le mie infinite passioni c'è anche l'astronomia. Dato lo scarso tempo mi diletto quasi solo di guardare le foto che si trovano in rete, in particolari quelle spettacolari che ogni giorno ci propone la NASA, con l'Astronomy Picture of the Day.
La foto di oggi è particolarmente appassionante: un astronauta che installa sulla Stazione Spaziale Internazionale un modulo di osservazione, in pratica una "finestra sullo spazio". Magari potessi affacciarmici anch'io...
E, come ha detto qualcuno, la cupola somiglia molto ai finestrini di un caccia TIE.

20 febbraio 2010

Come evitare il festival e vivere felici

Il metodo ideale per riuscire a evitare il Festival di Sanremo: il TV che si guasta e non lo riparano sino alla prossima settimana: evvai!!! :-)

18 febbraio 2010

Podcast, che passione: Il Disinformatico

Ho già scritto che sul mio lettore MP3 ascolto prevalentemente podcast di trasmissioni radio, perché mi permettono di restare aggiornato e soddisfare la mia curiosità quando ho il tempo per farlo. Da oggi voglio scrivere, ogni tanto, quali sono le trasmissioni che ascolto, con una piccola spiegazione del perché mi piacciono.
La prima che cito è "Il Disinformatico", di cui ho già parlato in questo post. La trasmissione, condotta da Paolo Attivissimo, è trasmessa il venerdì mattina alle 11:00 sulla terza rete della Radio Svizzera Italiana. Dato che da qui la Svizzera non è proprio dietro l'angolo, il podcast è la maniera migliore per ascoltarla. La trasmissione parla, in maniera molto scanzonata e leggera, di informatica e di internet, ma non solo, andando dalla sicurezza informatica alle bufale presenti in rete sino a curiosità varie. Una maniera molto semplice per parlare di questi argomenti con un pizzico di umorismo per far digerire cose ritenute, a torto, pesanti. Da vedere anche il blog, curato sempre da Paolo, che riporta sia le notizie citate alla radio con collegamenti ed approfondimenti, ma un a marea di altre notizie utili e curiose sugli stessi argomenti.
L'ascolto è ovviamente consigliatissimo a tutti, specie a quelli che ritengono questi argomenti ostici: chissà che non cambino idea. Ascoltatela, e fatemi sapere quello che ne pensate.

Altri podcast che ascolto:

14 febbraio 2010

Cantuccini di San Valentino

Oggi, per San Valentino, la moglie mi ha fatto i cantuccini: si, i biscottini secchi, tipici toscani, ottimi da sgranocchiare e da inzuppare nel vin santo: slurp!
Se me li ha preparati è perché c'è una storia dietro, dei primi tempi che stavamo insieme.....
E' il suo modo di dirmi che mi ama, ed anch'io la amo da impazzire.
P.S.: questa volta gli sono venuti eccezionali...

Corsi (e ricorsi) di formazione - 3

Anche se con un leggero ritardo vi ragguaglio sull'ultimo giorno del corso di "Public speacking", dei cui primi giorni avevo già parlato. Al mattino continua la visione dei filmati delle mini-conferenze di tre minuti del giorno prima, tra cui la mia. Devo ammettere di non essermela cavata troppo bene, avendo improvvisato all'ultimo una presentazione con l'uso della lavagna. Comunque ho notato che il livello delle persone era molto variabile, in dipendenza alla loro familiarità a parlare in pubblico. Di seguito teoria, con la spiegazione dlell'organizzazione delle idee da presentare, e l'uso delle mappe mentali. Devo dire che mi ero già trovato di fronte a questa metodologia di rappresentazione concettuale, e ci avevo capito poco. Invece la nostra tutor è stata molto chiara, facendoci degli esempi chiarificatrici.
Nel pomeriggio esercitazione con mappe mentali,  poi tecniche di memorizzazioni e conseguente esercizio. A chiusura del corso le solite schede di valutazione del corso stesso e breve discorso (inutile) di un nostro dirigente.
Quale giudizio dare a tutto ciò: al di la del fatto che ho imparato delle cose interessanti (ma qualcuno potrebbe dire che mi interessa tutto), ritengo che mi sia stato utile come strumento per capire quali sono le mie incorrettezze nel parlare con gli altri, e quindi mi abbia dato uno spunto per migliorarmi. Ottimo l'affiatamento che si è prodotto da subito tra i compagni di corso, che ha contribuito a farci stare bene, e un brava alla nostra trainer, che ci ha messo a nostro agio e che riusciva sempre a rispondere a quello che volevamo, sapendo riportarci sempre nel solco centrale del programma. Spero solo che la cosa non sia finita qui, ma che sia ripresa tra un po di tempo per un approfondimento.

11 febbraio 2010

Corsi (e ricorsi) di formazione - 2

Oggi secondo giorno di corso "Public speacking". Le cose continuano ad essere interessanti. In mattinata teoria della comunicazione su come si genera e si imposta un discorso al pubblico (di qualsiasi tipo). Poi esercitazione a sottogruppi con un brainstorming (generazione a raffica di idee) su argomento a scelta, nel nostro caso i pregi dello scooter.
Il difficile è venuto nel pomeriggio, dove ciascuno di noi, sempre lavorando a sottogruppi, ha dovuto preparare una mini-conferenza di 3 minuti sull'argomento della mattina, con le idee trovate, scegliendosi un pubblico ed un'obbiettivo. Dopo un paio d'ore di lavoro (e di panico...) le abbiamo fatte di fronte agli altri partecipanti, con annessa ripresa della performance. Quando ci siamo rivisti ci siamo giudicati, prima per proprio conto e poi anche dagli altri e dalla tutor. Per il non eccessivo tempo a disposizione ancora non mi sono rivisto, si farà subito domattina. Spero di essermi espresso meglio di ieri, la preparazione aiuta, ma temo di essermi un po impappinato in un paio di punti, e non so quanto sia efficace con la comunicazione non-verbale.
A domani per il giudizio.

10 febbraio 2010

Corsi (e ricorsi) di formazione - 1

Da oggi, per tre giorni, corso di formazione aziendale. Argomento: "Public speacking", cioè l'arte di parlare in pubblico. Nella pratica si parla di comunicazione, finalizzata sopratutto alla comunicazione intraziendale. La cosa è interessante, perché una base (anche teorica) di come poter migliorare la capacità di relazionarsi con gli altri penso che migliori non solo le mie capacità lavorative, ma anche la possibilità di comunicare con gli altri (anche per quello che scrivo qui sopra).
Svolgimento del corso: in mattinata classica presentazione e un po di teoria. Docente simpatica, che sa destreggiarsi tra gli argomenti e non è legata ad uno schema fisso che non permette deviazioni, ma sa arrangiarsi bene per poter fare piccole deviazioni, riportandosi poi nel discorso principale. L'organizzazione da parte dell'azienda è invece, al solito, un po carente: per esempio mancava un puntatore laser, se non avevo il mio nel portachiavi da prestargli...
Nel pomeriggio una parte più interessante: una simulazione di una situazione di pericolo (palazzo che brucia ed una sola possibilità di essere salvati) dove ciascuno, in due minuti, doveva dimostrare di essere la persona da salvare. Dopo gli altri giudicavano la performance, e con l'insegnante si vedevano le cose corrette e quelle che non andavano. Temo di non essere stato molto convincente, e di essere rimasto tra quelli che sono bruciati :-(
Vediamo domani di cosa si parlerà, sono curioso.
E voi, avete fatto corsi particolari, o qualche simulazione aziendale? Scrivetemelo nei commenti.

8 febbraio 2010

Differenze di civiltà

Leggo oggi la notizia che in Inghilterra una madre è stata condannata all'ergastolo per aver ucciso il figlio disabile per "portare a termine la sua sofferenza", come dice lei. La donna ha dichiarato che vedeva una "sofferenza costante" negli occho del figlio e di aver somministarto la dose letale di morfina "pensando solo al suo bene". Il giudice che ha condannato la donna all'ergastolo ha affermato che "un omicidio rimane un omicidio, e non importa quali siano state le motivazioni per commetterlo".
Che differenza di civiltà con l'italia: quì da noi un padre che uccide la figlia disabile, magari facendola morire di fame e di sete come nel caso della povera Eluana Englaro, lo fanno passare per un eroe...

7 febbraio 2010

Giornata per la vita

Oggi un post un po più serio del solito, dovuto all'occasione: oggi infatti la Chiesa Italiana (ma non solo) celebra la XXXII giornata per la vita. In questo giorno coloro che vogliono affermare la vita umana come valore essenziale fanno sentire la propria voce ancora più forte, contro gli interessi di una parte di questa società che, per convenienza od egoismo, considera il proprio benessere sopra a tutto. Il tema scelto per questa giornata è emblematico: "La forza della vita una sfida nella povertà". Con la crisi economica che si respira in giro si pensa spesso più a noi che agli altri, eppure basta poco per aiutarli! Pensiamo poi che nello scorso anno il numero di donne che hanno deciso di abortire per problemi di lavoro è aumentato del 15%, nonostante gli aborti in generale siano per fortuna diminuiti.
Una possibilità per aiutare concretamente chi è in difficoltà è il "Progetto Gemma", servizio per l'adozione prenatale a distanza di madri in difficoltà, tentate di non accogliere il proprio bambino. Si tratta di "adottare" a distanza una madre che decide di non abortire, fornendogli un sussidio di almeno 160€ al mese per un anno e mezzo, in maniera da consentirle di superare il il periodo critico del parto con meno preoccupazioni economiche. Con un gruppo di amici del gruppo famiglie della Parrocchia abbiamo fatto questa esperienza negli scorsi anni, aiutando una mamma che, ci hanno detto, aveva effettivamente dei grossi problemi. Non ne abbiamo mai saputo il nome, non abbiamo mai saputo chi era il suo bimbo (o bimba), ma solo che un essere umano è nato anche grazie a noi, e questo è l'importante. Invito tutti a pensarci seriamente, se ci si mette insieme lo sforzo economico è piccolo, il risultato è grande.

5 febbraio 2010

Bollettino medico

Allora, la situazione è questa: il bimbo più piccolo con la varicella (che sembra stia passando), quello di mezzo con la tosse e una leggera asma bronchiale, la bimba più grande con la febbre ed un dito dolente da un infortunio nell'allenamento di pallavolo dell'altra sera, la moglie con il mal di vita ed io con il solito piede che mi fa dannare...
Se qualcuno conosce una brava infermiera me lo scriva, che ne abbiamo bisogno :-(

4 febbraio 2010

Sulla luna? Anche noi.

Da un post nel blog di Paolo Attivissimo "il Disinformatico" (legato ad una delle mie trasmissioni radio preferite, ne parlerò prima o poi), ho appreso del blog "Complotti lunari", tento dallo stesso Paolo e che tratta dello sbarco sulla Luna e sopratutto si dedica a sbugiardare le teorie di complottisti vari (quelli che dietro ogni avvenimento ci vedono un complotto assurdo di qualche potere) che sostengono il fatto che l'uomo non sarebbe mai stato sulla Luna.

In questo post Paolo annuncia che sono disponibili (e liberamente scaricabili in formato pdf) le prime bozze del suo nuovo libro, che tratta appunto di tutte le tesi di complottismo sulle missioni lunari, e le principali prove a sostegno del fatto che gli sbarchi sul nostro satellite sono stati reali. Ovviamente me le sono scaricate subito, e le ho lette con grande soddisfazione. La lettura scorre veloce, e benché ci sia solo metà del libro la ricostruzione delle missioni spaziali e della corsa allo spazio risulta avvincente, forse solo un po stringata.
(fonte dell'immagine il Blog Compltti Lunari)
Il libro completo, anche se penso che sarà in vendita in edizione cartacea, sarà comunque liberamente e gratuitamente scaricabile, sotto licenza Creative Commons, come da tradizione dell'autore. Molti (se non tutti) dei suoi libri sono scaricabili dal suo sito. Per esempio è ottimo, anche se un po datato, quello sulla sicurezza informatica "L'acchiappavirus", divertente ma che fa riflettere sui comportamenti che teniamo al computer. Leggeteli, e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.

2 febbraio 2010

Strisce internet: eridian (2)

Ho già scritto in questo post di come mi piaccia la striscia di eridian e del mio dispiacere del fatto che abbia smesso di pubblicare quasi quotidianamente i suoi disegni.
Oggi eridian ha pubblicato sul suo blog un'ulteriore spiegazione della sua decisione: nel post odierno riporta, infatti, una tavola (priva di dialogo) di un progetto più vasto, probabilmente un albo a fumetti, su cui però non rivela particolari. La tavola è molto bella, ma mi lascia leggermente perplesso: uno dei punti di forza dell'autore è la sua (auto-)ironia, ed invece questo progetto sembra più serio e virante sul drammatico. Sono sicuro che comunque il risultato finale sarà senz'altro al livello dei suoi trascorsi, e non vedo l'ora che sia pronto. Cosa ne pensate? Sono curioso di sapere le vostre impressioni.