...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

29 febbraio 2012

Quanta folla in Piazza Spiox

Nel film "L'amico del cuore", una spassosa commedia di Vincenzo Salemme (consigliatissimo se non l'avete visto), una delle scene più belle è quella in cui una vecchietta fa impazzire uno dei protagonisti narrandogli di un fatto accaduto in una fantomatica Piazza Spiox. Ed è solo dopo molti fraintendimenti che si riesce a capire che il luogo in questione è Piazza San Pio Decimo (sui cartelli stradali indicata appunto come S.Pio X ). Questa scena mi è tornata in mente nel corso di alcune discussioni che ho recentemente fatto su dei forum. Mi sono accorto infatti che molta gente, leggendo le notizie disponibili sui giornali o negli altri media non cerca minimamente di capire quello che dicono o di approfondire, limitandosi solamente ai titoli ad effetto o a qualche evidenziazione, raramente ad una lettura veloce. Si vede spesso solo quello che si vuole vedere, soffermandosi solo su alcuni particolari spesso di secondaria importanza, invece di cercare qual'è il vero significato di quello che si legge. Come avevo già rammentato, vale sempre più spesso il proverbio (che sto facendo mio come slogan) "quando il saggio indica la luna, gli sciocchi guardano il dito"...
Mi sembra sempre più che tanta gente si stia comportando come quelli che in piazza, per vedere dov'è, si trova a leggere che è in Piazza Spiox, e magari si guarda in giro domandandosi dove cavolo starà quella Piazza San Pio Decimo che cerca...

27 febbraio 2012

Play the game

Ieri, con la famiglia, sono stato a PisaCon, una convention di giochi... misti. Si va dai giochi da tavolo,  quelli di ruolo, a quelli di carte e così via. Al di la del divertimento dei figli, e del mio interesse per i vari giochi (cosa che ho sempre avuto), quello mi che colpisce in queste manifestazioni è sempre la quantità di folla che vi partecipa con interesse. Anche in una manifestazione relativamente piccola come questa le persone presenti erano tante, riempiendo lo spazio e con una confusione non indifferente (anche se tutti si comportavano con calma).
Ma cosa spinge tanta gente a giocare? Se escludiamo l'infanzia, dove il gioco è una fase di apprendimento per prepararsi alla vita, l'uomo non dovrebbe giocare, poiché sembra un'attività inutile. Invece lo fa, ed è per lui così importante da essere stato definito come l'animale che gioca. Se ci pensate, il gioco nella nostra società è radicato, basta considerare solo quanto conta lo sport per tante persone. Su questo sono stati scritti tanti saggi e svolte innumerevoli ricerche. Chi dice per la soddisfazione personale, per la voglia di competere e primeggiare, per il divertimento che se ne ricava. Io, da parte mia, ho una mia ipotesi: l'uomo gioca perché è curioso. Il gioco porta ad esplorare possibilità sempre diverse, e vari giochi ti pongono davanti ipotesi nuove, aprendo scenari che prima non avevi, e in cui si possono sperimentare comportamenti differenti senza rischi, se non quello di perdere una partita. E il divertimento, se il gioco è fatto bene, è assicurato.
Quindi, che siate con i figli, con gli amici o da soli, Buon gioco a tutti!

5 febbraio 2012

Giornata per la vita 2012

Anche quest'anno si celebra la Giornata per la Vita, di cui avevo già parlato lo scorso anno e due anni fa. Giunta alla 34ª edizione, quest'anno il tema è: "Giovani aperti alla vita" (quì trovate il messaggio che vi ha dedicato la Conferenza Episcopale Italiana). Trovo molto importante parlare ai giovani della vita e dei suoi valori, poichè spesso chi è in fase di maturazione non si rende conto pienamente di quali sono.
La nostra società poi propone un modello di valori sull'argomento quanto meno opinabile: oggi si parla quasi esclusivamente di "qualità della vita", che sembra essere più importante della vita stessa. E' come se la vita sia tale solamente se vissuta bene, con comodità, soddisfazione, magari solo con gioventù e bellezza, senza considerare la possibilitò di una vita fuori da questo schema. E così si ritiene indegno di vivere chi è debole, malato, vecchio, chi ha un handicap o solo chi non si riflette in uno standard estetico, giustificando così l'aborto di un figlio che può essere portatore di handicap o solamente che non può essere cresciuto senza sacrifici economici, oppure l'emarginazione di chi è vecchio o inutile alla società. Bisogna invece far capire a chi cresce e si affaccia sul mondo che la vita è tale sempre, degna di rispetto in ogni sua fase e sempre degna di essere vissuta, se portata avanti con coraggio e dignità. Certo come padre capisco che è difficile, ma se non si propongono questi valori come possiamo far crescere bene i nostri figli?

1 febbraio 2012

Fiocca la neve fiocca...

Stanotte nevicata. Siccome vivo in un posto dove la neve cade di rado (anche negli ultimi inverni una nevicata più o meno consistente l'ha fatta) la cosa ha avuto per me due conseguenze principali: la prima sono i figli che sono stati contenti matti, un po' per la novità della neve, che a loro sicuramente deve apparire una cosa quasi magica, un po' perché così hanno saltato un paio di giorni di scuola...; la seconda che tanta gente è restata a casa (dalla scuola e dal lavoro) e pertanto ci sono in giro pochissime macchine e c'è un silenzio quasi irreale, complice anche l'ovattamento che da la neve.
Nel camminare per le strade imbiancate una cosa mi ha colpito: avete mai notato quanto differenti appaiono i luoghi in cui comunemente viviamo con la neve?
Le cose sembrano differenti rispetto al solito: le strade si trasformano, con poche macchine e gente a piedi che sembra non saper più camminare, i luoghi cambiano, spariscono punti di riferimento comuni e mutano d'aspetto, i suoni non sono più quelli soliti, ma sono molto particolari. Anche gli odori sono peculiari della situazione, tra quello freddo-umido della neve e la mancanza di quello dell'asfalto e dello smog: la città sembra più pulita.
Io mi meraviglio ogni volta di questa trasformazione dei luoghi che mi sono familiari: sarà un tornare bambino, quando giocavo a pallate o a fare un pupazzo di neve, sarà la mia fantasia che corre, ma mi sembra sempre che con la neve sia caduta dal cielo un po' di magia, per migliorare le cose e farcele vedere sempre nuove. Non sembra anche a voi?