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"The stinker", la mascotte ufficiale dei premi igNobel |
Il premio quest'anno sono stai assegnati durante la serata di gala al
Sander Theatre di Harvard. Per chi volesse rivedersela il video è disponibile
su YouTube. Ecco qui di seguito i vincitori dei vari premi, come sempre (data
la difficoltà di metterle in ordine di importanza) le categorie dei premi sono
in rigoroso ordine alfabetico:
Biologia: questo premio è stato assegnato a due ricercatori differenti.
Il primo è Charles Foster, scrittore ed avventuriero, che ha “vissuto allo
stato brado, in diversi momenti della sua vita, impersonando una volpe, un
tasso, una lontra, una volpe e un uccello”: una specie di Bear Grylls in
versione scienziato. Il secondo è Thomas Twhaites, un designer che ha
realizzato delle protesi alle gambe ed una tuta che permettono di saltare sui
monti in maniera simile ad una capra: si ignora se il premio sia stato
consegnato da Vittorio Sgarbi...
Chimica: ad ottenerlo non è stato un gruppo di ricercatori, ma un’azienda
automobilistica, la Volkswagen, per quanto fatto nello scandalo Dieselgate: secondo
gli assegnatori del premio la Volskwagen ha saputo risolvere “il problema
dell’inquinamento automobilistico producendo automaticamente meno emissioni quando
le automobili sono sottoposte a test”: una genialata. Chissà se l’azienda
automobilistica ritirerà mai questo premio...
Economia: è stato assegnato a Mark Avis e
colleghi, della Massey University neozelandese e della University of Birmingham
nel Regno Unito, per lo studio intitolato “La personalità di marchio dei sassi:
una valutazione critica di una scala nella personalità di marchio”:
sinteticamente hanno chiesto ad un gruppo di volontari di “dare una personalità”
a diversi tipi di sassi, e poi hanno valutato la possibile applicazione di tali
indicazioni nel campo del marketing e delle vendite al dettaglio. In pratica
hanno considerato i consumatori duri come sassi!
Fisica: è andato all’équipe ungherese di Gabor Horvath, della Eotvos
University, per aver scoperto che i cavalli bianchi sono meno soggetti alle
punture dei tafana rispetto a quelli degli altri colori, e che le libellule
risultano “fatalmente attratte” dalle lapidi nere. Quando si dice l’importanza
del colore...
Letteratura: lo ha ottenuto lo svedese Fredrik Sjoberg, autore di uno
studio in 3 volumi su come e perché collezionare mosche, sia vive che morte, e
sul piacere che si prova nel farlo. L’autore dei volumi ha dichiarato: “Tutti
nell’intimo siamo collezionisti di mosche, anche se non ce ne siamo mai
accorti”: e probabilmente ci sarà un motivo per questo.
Medicina: il premio è stato assegnalo all’équipe tedesca del dottor
Christoph Helmchen, del Dipartimento di Neurologia all’Università di Luebeck,
che grazie ai loro studi hanno capito che se si prova prurito su di un lato del
corpo si può alleviare mettendosi di fronte ad uno specchio e guardandosi
mentre si gratta il lato opposto. Quello che si dice un gioco di specchi...
Pace: lo hanno vinto Gordon Pennycook, James Allan Cheyne, Nathaniel
Barr, Derek Koehler, and Jonathan Fugelsang (Canada e Usa), con una ricerca
intitolata "sulla ricezione e l'individuazione di idiozie
pseudo-profonde": hanno stabilito che chi condivide su Facebook frasi e
aforismi motivazionali è più propenso ad abboccare alle bufale ed a credere a
tesi complottiste, quindi risulta essere meno intelligente di altri. Ci voleva
proprio uno studio scientifico per capirlo?
Percezione: lo hanno meritato Atsuki Higashiuama e Kohei Adachi per il
loro studio su “Dimensione e distanza percepite di oggetti visti attraverso le
gambe: una prova della teoria propriocettiva”. Hanno cioè studiato il fatto che
piegandosi in avanti e guardando attraverso le gambe alla rovescia gli oggetti
sembrano distorti oppure ad una distanza differente. Uno studio finito
certamente a gambe all’aria...
Psicologia: Evelyne Debey e colleghi, della University of Amsterdam e di altri
istituti di ricerca, hanno chiesto ad un migliaio di bugiardi ogni quanto
mentivano, e poi hanno sviluppato un algoritmo che cerca di decidere se la
risposta che davano era essa stessa una bugia. Hanno cioè cercato di mettere in
pratica il famoso paradosso: “Io sono un bugiardo: tutto ciò che dico è falso!”
Riproduzione: il ricercatore egiziano Ahmed Shafik, si è guadagnato
questo riconoscimento “per aver studiato l’effetto di pantaloni di poliestere,
di cotone o di lana sulla vita sessuale dei ratti”. Lo studioso ha munito dei
ratti (maschi?) di pantaloni, esaminando i vari tipi di tessuti e la loro
influenza sull’attività sessuale, concludendo che quelli sintetici provocano la
sua diminuzione. Si ignora però di quale materiali siano quelli che porta
lui...
Come vedete, anche quest'anno ci sono delle ricerche veramente
eccezionali; ma come ha detto il maestro di cerimonia Mark Abrahams: “Se non
avete vinto un IgNobel stanotte, o specialmente se lo avete vinto, avrete più
fortuna l’anno prossimo”... O forse .meglio di no?
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